Avete mai sentito parlare del progetto Una vela per sperare? E’ un campus che ha coinvolto i ragazzini di quartieri difficili come il Rione Sanità e San Giovanni a Teduccio di Napoli per coinvolgerli in attività veliche. La vela infatti è uno sport ideale per insegnare ai ragazzi valori sociali importanti come la solidarietà tra compagni, l’unione di squadra, la lealtà, l’onesta, la sfida sana con il mare.
Una vela per sperare è terminata, ma tornerà a settembre coinvolgendo altri 50 ragazzi di quartieri difficili. Intanto a conclusione di questa prima esperienza ci sarà il prefetto di Napoli Andrea De Martino a premiare i ragazzi che si sono distinti nelle attività e nei valori recepiti. La premiazione avverrà domani mattina alle ore 11:00 presso la sede della Lega Navale di Napoli al Molosiglio.
Una vela per sperare è stata voluta dalla stessa Lega Navale, da Padre Antonio Loffredo, parroco coraggio del Rione Sanità, insieme alla Marina Militare Italiana, alla fondazione Albero della Vita onlus, all’associazione l’Altra Napoli onlus e alla Fondazione Paoletti.
Il Presidente della Lega Navale Alfredo Vaglieco ha commentato:
Questo progetto ci ha dato soddisfazioni enormi: vedere questi ragazzi appassionarsi ad uno sport come la vela è stato emozionante. Alcuni di loro hanno dimostrato una predisposizione straordinaria, un vero talento, tant’è che li abbiamo accolti nel gruppo agonistico della Lega Navale. Ma straordinaria è stata anche la sensibilità che abbiamo trovato nei nostri interlocutori, nelle ONLUS che hanno preso parte al progetto così come nelle Istituzioni che ci hanno offerto il loro appoggio. E’ la dimostrazione lampante che si può fare tanto anche con poco, che un progetto che ha impegnato risorse economiche tutto sommato esigue ha potuto regalare a questi ragazzi emozioni, lezioni di vita e, soprattutto, ci auguriamo, la speranza di un futuro migliore
Per fortuna quando si parla di vele non c’è da rammentare solamente i palazzoni di Scampia.