Ogni tanto, sulle pagine del nostro blog dedicato al mare, ci piace parlare di interessanti iniziative nautiche con finalità benefiche. All’interno di questa gamma si colloca di diritto il progetto “Sognando Itaca”, una regata svoltasi nella mattinata del 24 giugno nei pressi di Reggio Calabria, e avente come obiettivo quello di sensibilizzare la cittadinanza, e non solo, sui problemi che devono attraversare i malati ematologici.
Il progetto prevede infatti che una serie di yacht club (hanno partecipato all’iniziativa quelli di Reggio Calabria, quello di Santa Venere, e tanti altri ancora) mettano a disposizione delle imbarcazioni per consentire a un gruppo di pazienti curati presso il centro ematologico della stessa Reggio Calabria, di poter vivere un’esperienza senza dubbio non comune, quella di una regata amatoriale lungo lo stretto.
Il progetto in realtà è stato ben più ampio della sola regata del 24 giugno, visto e considerato che già dai giorni precedenti l’iniziativa stava interessando diverse associazioni e diversi comuni. Il viaggio complessivo del progetto è infatti lungo oltre 1.200 miglia, e finalizzato a permettere ai pazienti di diversa età, di 7 differenti centri di ematologia, di poter trascorrere una giornata senza dubbio particolare, rompendo le difficoltà quotidiane.
Non possiamo pertanto che sottolineare la bontà estrema dell’iniziativa, evidenziando come la vela – così come altri sport e attività all’aria aperta – possano giocare un ruolo determinante nell’accelerare il processo di riabilitazione previsto dalla terapia ematologica. Un processo che potrà vedere le barche come co-protagoniste, grazie a nuovi progetti già in fase di predisposizione e di realizzazione.
Il progetto Itaca è stato poi momento utile per focalizzare l’attenzione sulle problematiche quotidiane che migliaia di persone che convivono con la malattia devono affrontare. Criticità che troppo spesso passano in secondo piano, e che dovrebbero invece trovare adeguata attenzione, al fine di alleviare in ogni modo le loro necessità, nella speranza di poter garantire loro adeguate condizioni di vita.