Una replica fedele della nave Endeavour del XVIII secolo è stata recentemente varata per ripercorrere l’epico viaggio che la fece entrare nella storia pur restituendole una fine ingloriosa. La circumnavigazione della Nuova Zelanda e la parte orientale dell’Australia sarà la rievocazione del primo grande viaggio dell’esploratore James Cook dal 1768 al 1771.
La nuova nave, che ha a bordo 16 membri di equipaggio e 40 turisti, ripercorrerà le stesso rotte del primo viaggio di James Cook per celebrare il 240° anno di questa grande impresa che nonostante l’insuccesso (Cook doveva osservare il passaggio di Venere di fronte al Sole).
Tutto è stato fedelmente riprodotto ad eccezione del legname utilizzato, visto che olmo, abete rosso e quercia erano troppo difficile e costosi da reperite. Per il resto, sulla base dei documenti in possesso del National Maritime Museum di Greenwich tutto è stato realizzato a mano sulla base dell’originale Endeavour.
16 vele per 930 metri quadrati di superficie, 30 km di funi, 750 pulegge, 550 tonnellate di dislocamento, 33 metri di lunghezza, quasi 31 al galleggiamento, quasi 10 metri di larghezza, quasi 6 metri di altezza dello scafo 39 metri di altezza dell’albero sull’acqua: allora era un equipaggio di oltre 80 persone a remarla, oggi ci sono due motori diesel caterpillar 6 cilindri ognuno di 405 cavalli.
La fine del HM Bark Endeavour non fu certo gloriosa, visto che alla fine della spedizione Cook la vendette a un armatore francese che la battezzò Liberté (da poco c’era stata la Rivoluzione Francese) e dopo qualche anno la demolì. Ma James Cook aveva bisogno di una nave ben più grande di quel brigantino a palo di 33 metri. Nel secondo viaggio Cook comandò la HMS Resolution, con la quale navigò il Circolo Polare Antartico, primo europeo a compiere l’impresa.
Piccola curiosità: Endeavour è stao anche uno Space Shuttle della Nasa intitolato proprio in onore di questo brigantino, costruita nel 1987 e andata in pensione pochi mesi fa.