Lago di Como: conosciamo meglio la nuova carta nautica

di Redazione 459 views0

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Il Lago di Como, reso immortale dalle prime parole dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, rappresentano un’attrattiva turistica e nautica fortissima per il nostro paese: la navigazione in queste acque è ovviamente possibile, ma il grosso problema che condiziona la zona circostante è rappresentato dalla eccessiva mutabilità delle condizioni meteorologiche, tanto che i diportisti si trovano troppo spesso in difficoltà. Come ovviare dunque a questi ostacoli? Un piccolo passo in avanti lo si sta facendo con la Carta Nautica del Lago di Como, una pubblicazione della De Agostini che intende rendere più sicura e gradevole la navigazione. In pratica, non si tratta di una novità inattesa, ma di uno dei frutti principali della collaborazione tra il Consorzio del Lario e dei laghi minori e le Camere di Commercio dei due principali comuni sfiorati dal lago stesso, vale a dire Como e Lecco.

Il tutto, poi, rientra a pieno titolo nel cosiddetto “Progetto Navigazione Sicura”. La nuova carta nautica è stata presentata ufficialmente proprio ieri, dunque se ne conoscono già le caratteristiche peculiari. Anzitutto, le tavole modulari a chi fare riferimento sono ben otto e tutte perfette per dar vita alla migliore navigazione da diporto; in aggiunta, è stata predisposta nei minimi dettagli anche una tavola meteorologica generale e una mappatura accurata del lago, in modo da comprendere con quali acque si dovrà avere a che fare. Tra l’altro, chi avesse bisogno delle previsioni potrà sempre fruirne attraverso il servizio di sms o delle frequenze radio vhf.

Il Lago di Como, come precisato dagli stessi ideatori del progetto, si appresta a diventare l’unico specchio d’acqua dolce che potrà beneficiare di stazioni meteo aggiornate in maniera costante. Le emergenze, quindi, potranno essere affrontate con maggiore sicurezza e preparazione, con delle puntuali individuazioni delle boe e delle opportune fotografie aree che andranno a immortale qualsiasi approdo, senza dimenticare le comunicazioni relative alle profondità dei fondali.

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