L’industria nautica russa è sempre particolarmente attiva, soprattutto quando si tratta di realizzare e vendere contratti per quanto concerne le navi da guerra o da supporto alle operazioni militari. In tal proposito, il governo nazionale ha dichiarato quelli che sono i numeri ottenuti dal Paese all’interno della quinta edizione dell’International Maritime Defense Show, una delle massime manifestazioni internazionali in materia.
Ad annunciare alla stampa il risultato della partecipazione russa all’evento è stato lo stesso Ministro dell’Industria e del Commercio, Viktor Khristenko, che ha dichiarato di aver stimato in oltre un miliardo di dollari il valore di mercato dei contratti siglati all’interno della manifestazione tenutasi a San Pietroburgo, alla Lenexpo, in soli cinque giorni di eventi, presentazioni e negoziazioni tra i partner partecipanti.
In totale, alla manifestazione erano presenti ben 409 oggetti di esposizione, gran parte dei quali prodotti da società russe. Erano comunque presenti anche alcune tra le principali compagnie internazionali del settore (71), provenienti da quasi trenta diverse nazioni. La parte del leone sembrano comunque averla fatta le principali corporate nautiche nazionali, come la Obyedinennaya Sudostroitelnaya Korporatisya (OSK), la Rosoboronexport el a Rostekhnologii.
La OSK, in particolare, ha mostrato al pubblico il suo sottomarino non nucleare Amur e alcune corvette, che dovrebbero divenire presto oggetto di importanti contratti di esportazione. Più nel dettaglio, pare che la compagnia russa abbia stretto significativi accordi con la difesa algerina, alla quale andranno almeno due corvette, oltre che una serie di servizi di assistenza e di predisposizione dei mezzi.
Sempre la stessa OSK ha infine confermato di essere attualmente al lavoro per la realizzazione, su commessa, di 54 imbarcazioni. Del totale preventivato, ben 40 dovrebbero essere destinate all’esercito russo, mentre la parte rimanente, evidentemente minoritaria, sarà destinata all’esportazione in Europa e nel Nord Africa, e non solo.