Inquinare di meno, attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili. E’ quanto sta cercando di fare il porto di Genova, che ha ottenuto ben 60 milioni di euro di investimenti da impiegare nelle eco-energie, utilizzate per migliore l’ecocompatibilità della struttura portuale ligure, nella speranza che nel breve e nel medio termine si possa annoverare un minor livello di emissioni di Co2 nell’atmosfera, e un miglioramento della sostenibilità dell’impianto.
L’investimento, inquadrato all’interno del Piano Energetico Ambientale Portuale realizzato dall’Autorità Portuale di Genova, dalla Provincia di Genova e dalla Fondazione Muvita, dovrebbe poter costituire adeguata spinta per un miglior utilizzo delle energie rinnovabili e per incrementare l’efficienza energetica delle aree portuali, dove i margini di miglioramento nel comparto non mancano di certo.
Il piano approvato dovrebbe poter consentire la trasformazione dello scalo di Genova, uno dei più importanti di tutta la macro area, in un “green port”, un porto verde, dove grazie all’installazione di componentistica eolica, solare, fotovoltaica, e non solo, si possa risparmiare oltre 200 mila tonnellate di emissioni di Co2 entro la fine del 2020, elettrificando tutte le banchine presenti all’interno dell’infrastruttura portuale.
Proprio l’elettrificazione delle banchine dovrebbe servire a impedire l’accensione dei motori delle imbarcazioni durante le fasi di ormeggio, eliminando così le numerose emissioni di Co2 in tali attività. Per la sola elettrificazione delle banchine sembra siano sufficienti investimenti per 13 milioni di euro, cui andranno aggiunti oltre 20 milioni di euro per un impianto eolico, e 24,4 milioni di euro per gli impianti fotovoltaici.
Per gli impianti solari sono invece previsti impieghi minori, per 400 mila euro, che andranno combinati con un totale di quasi 58 milioni di euro di lavori da avviare nel breve periodo. Seguiremo pertanto lo sviluppo di queste attività nel corso dei prossimi mesi, sulle pagine del nostro blog.