Reggio Calabria si appresta a vivere la sua festa del mare: è questo infatti l’evento marittimo-nautico cominciato ieri e che giungerà a conclusione fra tre giorni esatti, ma di cosa si tratta esattamente? Il Circolo Posidonia è il riferimento principale dell’evento, il quale ha anche una denominazione ben precisa, vale a dire “Le tracce del futuro”, con tutte le novità che si possono immaginare con questo titolo così allusivo. In particolare, i luoghi e le tradizioni saranno al centro dell’attenzione, con molti altri valori che comunque andranno a caratterizzare la festa. A parte la sezione dedicata all’arte contemporanea, con una focalizzazione per la famiglia Delfino-Chirico, bisogna sottolineare assolutamente la mostra archeologica “Il mare nel museo a cielo aperto”, con il comune reggino a farla da padrona per quel che concerne l’organizzazione: la promozione culturale avrà luogo attraverso una selezione piuttosto accurata di reperti che sono stati trovati proprio nelle profondità del mare della Calabria, i quali verranno poi esposti appunto a cielo aperto.
Gli esempi sono diversi, ma si possono citare le anfore e ancore, testimonianze dirette di quella che era l’economia, ma anche il commercio degli antichi popoli che vivevano in questa regione. Un altro momento importante, poi, sarà quello della degustazione dei prodotti di artigianato calabresi, in particolare i gelati e la frutta, con interessanti laboratori in grado di mostrare come si svolgevano i mestieri del passato.
Ma il mare e la nautica non possono che essere dominanti in questa festa. Uno spunto di rilievo è senza dubbio il convegno “Sviluppo sostenibile delle zone di pesca dell’area dello stretto”: è l’occasione per discutere e approfondire i sistemi integrati di turismo e delle offerte per questo settore. Tali zone potranno svilupparsi in maniera concreta? Il convegno prenderà in esame la tematica, focalizzando l’attenzione soprattutto sul ruolo che riveste il pesce azzurro nell’ambito dello stretto e della cultura del mare.