Le autorità portuali del Congo stanno tentando in tutti i modi di porre un freno alla pesca illegale nelle loro acque territoriali: l’intento è piuttosto chiaro e intuibile, ovvero assicurare la sopravvivenza alle principali risorse ittiche e migliorare la qualità del cibo. L’ultima misura in ordine temporale è un sistema di sorveglianza tramite satellite che è in grado di monitorare tutte le imbarcazioni dedite alla pesca e che operano nelle zone marittime della nazione africana. Il Vessel Monitoring System, questo il nome ufficiale dello strumento, dovrebbe consentire una copertura pressoché totale da questo punto di vista, o almeno ne è convinto Dieudonnè Kiessiekiaoua, il quale fa parte del Dipartimento congolese della Pesca. Sarà proprio il ministero a seguire, tramite un monitor, ogni singola operazione in tempo reale: finalmente, sembra sorta una nuova consapevolezza dell’importanza di preservare le specie attuali per venire incontro alle generazioni future.
La pesca illegale e senza regole ha già avuto delle ripercussioni abbastanza gravi sul paese, in particolare se si pensa alla vita quotidiana dei pescatori, ma anche dei semplici cittadini. Ad esempio, molte specie sono state catturate quando non avevano ancora raggiunto la piena maturità e questo ha influito negativamente sull’intera catena alimentare. Gran parte dei pescatori non hanno a disposizione il denaro sufficiente per vivere in maniera dignitosa con le loro famiglie ed è praticamente certo che continuando di questo passo il cibo terminerà presto.
Non mancherà il supporto essenziale da parte del Collecte Localisation Satellites di Tolosa, in Francia, anche perché i due enti hanno siglato già nel 2006 un preciso accordo in tal senso: l’operatività del sistema, però, è stata resa possibile soltanto lo scorso mese di febbraio, dopo ben cinque anni di attesa. Bisognerà infine contrastare le azioni di quelle barche che sono solite pescare nelle zone off-limits, vale a dire oltre le sei miglia nautiche, il tradizionale limite marittimo.
Giusy Baioni Agosto 10, 2011 il 12:26 pm
Attenzione, stiamo parlando della Repubblica POPOLARE del Congo, capitale Brazzaville, NON della Repubblica Democratica del Congo, capitale Kinshasa: la foto della bandiera è sbagliata!
Simone Agosto 21, 2011 il 9:44 pm
Grazie della precisazione Giusy, provvedo subito a modificare l’immagine!