Federico Galantini, liquidatore del gruppo Baglietto, è stato convocato per il prossimo 22 agosto dal prefetto di Pisa Antonio De Bonis, al fine di chiarire lo stato delle trattative in corso nella procedura che riguarda il gruppo. Il provvedimento è scattato in seguito a un incontro tra lo stesso prefetto e una delegazione di lavoratori e sindacalisti dei Cantieri navali di Pisa, parte del gruppo insieme a quelli di La Spezia e Varazze (Savona), nel corso del quale i rappresentanti dei lavoratori hanno sollecitato un intervento da parte del prefetto; da oltre tre mesi gli operai del cantiere pisano sono in assemblea permanente all’interno dello stabilimento, organizzando nei giorni scorsi un corteo che ha raggiunto la prefettura.
Gianfranco Francese, segretario provinciale CGIL di Pisa ha affermato che la vicenda della Baglietto continua continua ad essere un giallo, che si arricchisce continuamente di nuove puntate; l’ultima novità è la scoperta che Galantini siede in un consiglio di amministrazione di una società lussemburghese insieme al finanziere francese Frey, garante dell’acquisizione dei Cantieri.
La Cgil sollecita intanto la formulazione di rispose chiare da chi di dovere, per una vicenda che contempla anche profili etici e morali, come riportato in un recente comunicato apparso sull’ANSA; a sostegno dei lavoratori si è schierato anche il PD pisano, chiedendo al liquidatore di conoscere il reale stato delle trattative.
Gianfranco Francese ha sollevato altresì la necessità che il liquidatore riferisca quanto accaduto alle autorità toscane, nell’auspicio di un ‘passo indietro’ che possa agevolare una nuova fase e la ricerca di un partner in grado di garantire a Pisa e agli altri cantieri un rilancio industriale.
Continueremo ovviamente a seguire la vicenda sui principali media nazionali, sperando che si possa risolvere per il meglio, soprattutto per quanto concerne la posizione dei lavoratori del gruppo.