Non mi sono accorto di nulla. Non ho visto nulla. Ho solo sentito le urla e mi sono fermato. Ho subito chiamato i soccorsi e ho cercato di dare una mano
Questo è il racconto a caldo dell’imprenditore olandese di 56 anni che alla guida del suo yacht di 16 metri ha travolto una barca di cinque metri sul Lago Maggiore a Belgirate in Verbania che ha causato la morte di una donna di 43 anni di origini ucraine residente a Sesto Calende in provincia di Varese.
Dai primi accertamenti, L’uomo è risultato negativo all’alcoltest e al drugtest. Nell’incidente è morta uan donna e sono rimaste ferite altre tre persone. Uno di loro è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico all’ospedale di Borgomanero in provincia di Novara e ora è in rianimazione. Per gli altri due le conseguenze non sono state così drammatiche e sono stati quasi subito dimessi.
Su disposizione del Pm Gianluca Periani della Procura di Verbania, domani i Vigili del Fuoco procederanno al recupero dell’imbarcazioneaffondata nel giro di pochi minuti in un punto dove l’acqua scende alla profondità di settanta metri. E’ stata inoltre disposta l’autopsia sul cadavere della donna e il sequestro dello yacht Brandaris Lancia Q52.
L’imprenditore olandese quasi certamente verrà iscritto nel registro degli indagati per il reato di omicidio colposo. Si tratta di un imprenditore olandese di Rotterdam ora in pensione con regolare possesso di patente nautica e che da circa un mese si trova in vacanza in un albergo du Ghiffa, comune della provincia del Verbano Cusio Ossola sulla sponda occidentale del Lago Maggiore.
L’imprenditore olandese ha dato la sua massima disponibilità alla Procura di Verbania per la ricostruzione della dinamica dell’incidente e dell’accertamento delle responsabilità. In quel momento lo yacht stava navigando verso Sud, dal golfo Borromeo verso Arona. Tutti i documenti dello Yacht e delle quattro persone che in quel momento si trovavano a bordo risultano essere regolari.
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