Il Polo Nord può vivere l’ennesima giornata storica, un trionfo in cui ci ha messo fortemente lo zampino il settore nautico: in effetti, l’avventuriere britannico Jock Wishart e il suo team sono entrati di diritto nei record ieri dopo aver percorso ben cinquecento miglia a bordo di una barca a remi, spesso in difficoltà per le pericolose collisioni con gli iceberg imprevedibili del Circolo Polare Artico. Si tratta dei primi uomini che compiono un’impresa simile, il Polo Nord magnetico non era mai stato violato dopo una navigazione in queste gelide acque. L’evento conferma, comunque, che il riscaldamento globale sta producendo effetti visibili anche a queste latitudini, visto che è stato più semplice solcare un mare solitamente ghiacciato e impervio. L’obiettivo era ambizioso, ma in questo caso ha trionfato sicuramente la grande forza di volontà. Il nome dell’imbarcazione, Old Pulteney, diventerà quindi famoso, come è stato possibile arrivare fino a questo punto?
La preparazione del viaggio è cominciata nel 2010, mentre la partenza vera e propria è avvenuta lo scorso 29 luglio dalla Resolute Bay canadese, non lontano dai Passaggi a Nord-Ovest. Le marce sono state estenuanti, in alcuni casi sono state percorse anche cinquanta miglia: non molto distanti dal sospirato punto d’arrivo, poi, è stato colpito del ghiaccio, quindi l’ultimo tratto ha costretto l’equipaggio a camminare a piedi trasportando la nave con delle funi. L’Artico presenta da sempre queste insidie, gli strati più duri e solidi di ghiaccio sono micidiali e sono in grado di affondare le navi più resistenti: si parlava in precedenza dei mutamenti climatici.
In effetti, Wishart ha sfruttato proprio questo fattore, visto che recentemente si sono aperti due tratti, il già citato Passaggio a Nord-Ovest e la Rotta del Mare del Nord, a conferma di un’estate tutta particolare che ha notevolmente agevolato la navigazione su mare: le esplorazioni artiche si arricchiscono di una nuova affascinante impresa dopo tanto tempo.