Appunto, il condizionale è d’obbligo, dato che dopo quattro mesi e due milioni di esborso, il National Park Service ha deciso di interrompere il lavoro, anche perché lo stesso scafo si trova in condizioni peggiori di quanto ci si potesse aspettare. Per tutte queste ragioni, quindi, si è resa necessaria la consulenza ingegneristica della società britannica Ocean Technical Services, così da poter appurare quali sono le reali condizioni di “salute” del vascello. Il rapporto in questione parla chiaro, la nave può sicuramente salpare, ma necessita comunque di riparazioni aggiuntive prima di poter procedere a questa operazione.
Ci sono anche delle prospettive economiche di cui bisogna tenere conto: ad esempio, servirebbero altri 18,7 milioni di dollari per mantenere a galla la Cassin Young per almeno altri cinquanta anni, una spesa non prevista e che pone ovviamente dei problemi. Il Navy Yard, il quale detiene il possesso dell’imbarcazione, e il Park Service, responsabile per la sua manutenzione, si dovrebbero incontrare a breve per concordare un nuovo programma, al fine di garantirle un futuro più dignitoso.
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