Sarà realizzata nel giro di cinque anni la piattaforma logistica del porto di Taranto, che consisterà un un complesso infrastrutturale che permetterà al porto di compiere finalmente un salto di qualità, mutandone il profilo e rendendolo nelle intenzioni uno dei principali hub del Mediterraneo.
I mutamenti saranno radicali, secondo quanto recentemente affermato da Sergio Prete, presidente della locale Autorità Portuale: lo scalo diverrà un porto di terza generazione, la cui missione sarà incentrata su logistica e intermodalità.
Particolare attenzione sarà data alla lavorazione delle merci, un settore attraverso il cui sviluppo si punta ad aumentare l’occupazione, accrescendo i benefici economici per il territorio; ad occuparsi del progetto sarà la Taranto logistica, che realizzerà le strutture, il cui costo arriverà ai 219 milioni; la firma dell’atto di concessione è avvenuta nei giorni scorsi, portando a termine un percorso avviato nel 2006, che vedrà l’intervento finanziario dello Stato deliberato dal CIPE.
L’elenco delle strutture previste include: la strada dei moli, che si snoderà lungo 6 chilometri e costerà 40 milioni; l’ampliamento del quarto sporgente e della darsena, 81 milioni; la vasca di colmata, del costo di 25 milioni, che raccoglierà 1,5 milioni di metri cubi di fanghi derivanti dai dragaggi e la piattaforma logistica, che si estenderà su 200.000 metri quadrati e costerà 44 milioni di euro.
Taranto Logistica punta a rispettare, e possibilmente ad anticipare, i termini stabiliti per la realizzazione delle infrastrutture; la strada dei moli sarà peraltro realizzata da una società esterna.
La piattaforma, situata in località San Nicolicchio, sarà la sede delle attività a valora aggiunto del porto, come l’arrivo delle merci, lo stoccaggio, la trasformazione, il controllo di qualità e la spedizione delle merci; più in là è possivile che anche aziende manifatturiere collochino i prorpi impianti presso il proto. L’inizio del lavori è previsto per inizio 2012 con la realizzazione della vasca di colmata.