Il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, non ha avuto dubbi: a suo parere, infatti, la regione potrà beneficiare tra non molto tempo di un apposito piano che vada a disciplinare in maniera più trasparente e migliore le strutture portuali presenti sul territorio. L’annuncio in questione è stato fatto nel corso della presentazione del documento programmatico siglato dalle capitanerie di porto di questa regione. Quali obiettivi verranno raggiunti in tale maniera? L’intento è quello di ampliare ulteriormente le dimensioni dell’area complessiva, individuando delle nuove aree che possano quindi aumentare lo spazio a disposizione: attualmente, la Calabria beneficia di nove spazi di questo tipo, con tanto di ventiquattro porti, i quali sono gestiti sia dall’autorità che dalla regione stessa, ma questo non basta in quanto si punta a ben quindicimila posti barche entro la fine dell’anno o al massimo nel 2012.
Si tratta dunque di raddoppiare gli ottomila posti che la Calabria vanta da diverso tempo con conseguenze che sono facilmente immaginabili: il traffico della nautica da diporto è destinato a incrementare, inoltre si potrebbero creare nuovi servizi e nuovi posti di lavoro, un rilancio importante per l’economia regionale. Ora si attende soltanto la stesura definitiva del piano, il quale è ancora nella sua fase di redazione. Ma quali sono i porti più dinamici della Calabria?
La concentrazione maggiore, non poteva essere altrimenti, si trova nell’area compresa tra Punta Iscoletti e Capo Bonifati, in prossimità del Golfo di Policastro: in questo caso vi sono ben dieci strutture, tra cui si possono citare Scalea, Sapri, Marina di Policastro e Porto Scario. Non è da meno neanche la zona che ricomprende Punta Coscio, la Torre di Scansano e il Banco Amendolara; nel dettaglio, qui si trovano porti importanti e strategici (in totale sono ben otto) come Marina di Policoro, il Porto degli Argonauti, Corigliano Calabro e Marina Laghi di Sibari.