Le scoperte nautico-archeologiche sono davvero tra le più affascinanti, testimonianze di un passato importante: ne è un chiaro esempio quella che è stata effettuata da alcuni bagnini israeliani al largo del Mar Mediterraneo nel corso di questo mese. Si è trattato di una missione di recupero piuttosto particolare e inusuale e ha avuto come attrice protagonista l’ancora di un’antica imbarcazione. Il prezioso reperto è stato individuato a circa sessanta metri dalla costa, con le sabbie che hanno rivelato un vero e proprio tesoro. Nello specifico, si tratta di un’ancora realizzata in ferro e della lunghezza di ben 2,1 metri. Il peso complessivo, inoltre, è pari a trecento chilogrammi, molto probabilmente si tratta di uno dei resti di un vascello bizantino affondato in queste acque ben 1.700 anni fa a seguito di una tempesta, almeno secondo quanto appurato dall’Antiquities Authority di Israele.
Il luogo preciso del ritrovamento, inoltre, è Bat Yam, non lontano da Tel Aviv. La datazione, quindi, risale al Quarto o al Quinto secolo, ma dovranno essere condotti molti altri studi e ricerche in questo senso: in epoca bizantina, per l’appunto, le navi dei mercanti erano solite trasportare merci come olio, vino e pietre destinate alle costruzioni lungo la costa del Mediterraneo. Tra l’altro, l’ancora in questione potrebbe anche aver lambito le sponde di un antico e sconosciuto porto della costa, un’altra ipotesi che è stata avanzata dagli archeologi.
Questi ultimi sono convinti che vi siano anche altri reperti relativi al naufragio, quindi le ricerche riprenderanno molto presto: le aspettative sono davvero altissime e ci si attende di scoprire le anfore che contenevano il vino e l’olio, monete antiche, oltre ad altre ancore dello stesso periodo. Qualche mese fa è stata proprio una tempesta a permettere di scoprire oggetti simili lungo la costa, dato che era stata spostata una gran quantità di sabbia, non è escluso che altre sorprese possano tornare presto a nuova vita.