Il Salone Nautico di Genova non è stato solo l’occasione per ammirare imbarcazioni di ogni genere e dimensione, ma ha anche offerto l’opportunità di un ampio giro d’orizzonte sull’accessoristica.
Che si tratti di oggetti utili, come le passerelle più evolute, di congegni all’insegna della praticità, come le microantenne, o di apparecchi ipertecnologici (come il primo ricevitore GSM di informazioni meteo per la nautica), gli accessori col tempo sono andati a creare un segmento di primo piano in appoggio ai prodotti tradizionali del settore nautico, replicando quanto già avvenuto nel settore auto.
Quello dei componenti e degli accessori per la nautica è un settore ampissimo, che copre una vastissima tipologia di oggetti: si parte da tutti quei prodotti che si abbinano alle imbarcazioni favorendo navigazione e abitabilità (oblò, cime, , filtri, pompe, avvolgicavi, dissalatori, etc…) fino a quelli che, magari meno essenziali, offrono un valore aggiunti in termini di comfort (come gli arredamenti per gli interni, o le biciclette pieghevoli).
Non meraviglia quindi che l’area espositiva dedicata si è estesa su una superficie di 15.000 metri quadrati, accogliendo 500 espositori; numeri che si ampliano ulteriormente, se si volesse far rientrare nella categorie anche l’ampio segmento dei motori, cui è stato dedicata un’area apposita, ma che può essere ben omogeneamente considerato con il resto dell’infrastruttura.
Gli operatori del settore come ogni anno hanno inoltre avuto a disposizione Tech Trade, evento tradizionalmente dedicato a favorire l’incontro e la cooperazione trai vari attori della filiera nautica.
I dati del settore dicono che l’accessoristica rappresenta il 25 per cento del fatturato complessivo del settore nautico; il 40 per cento della produzione è esportata: è quindi naturale il fatto che in Tech Trade ha accolto anche 36 operatori stranieri provenienti da 22 Paesi; le rappresentanze più nutrire sono state quelle brasiliana (7) e cinese (5).