Il fatturato del settore nautico italiano nel corso degli ultimi tre anni si è dimezzato; nonostante questo, l’Italia resta leader mondiale nel settore dei megayacht, le imbarcazioni di lunghezza superiore ai 24 metri.
Trai vari segmenti che concorrono alle esportazioni del settore nautico italiano, 2,7 milioni di dollari derivano dai grandi yacht, 55 milioni dai natanti pneumatici e 130 milioni di dollari dalla barche a vela.
Il contributo del settore nautico all’avanzo commerciale italiano con l’estero si è quintuplicato dal 1991 al 2009, passando, in termini percentuali, dallo 0,3 all’1,5 per cento. Il settore è al quinto posto nella graduatoria delle esportazioni italiane.
Nonostante la perdurante crisi economica, la nautica da diporto continua a generare ricchezza e occupazione, rivestendo quindi un ruolo strategico nello sviluppo economico del settore, anche grazie ai rendimenti estremamente positivi: 1.000 euro investiti nel settore danno vita a una produzione del valore di 4.500 euro, merito anche del definitivo passaggio del settore a entità di livello industriale.
I dati dicono che nell’ultimo anno il fatturato complessivo del settore si è ridotto del 30,5 per cento; tuttavia il settore continua ad essere costituito da un’elevata dinamicità, conservando la leadership mondiale nel segmento dei grandi yacht, potendo contare sul 51,3 per cento degli ordini globali complessivi.
I cantieri che nel mondo costruiscono questo tipo di barche sono circa 200; nei 40 presenti sul territorio nazionale si realizza la metà di tutte le barche di lunghezza superiore ai 24 metri: un primato che rappresenta la prova dell’eccellenza della cantieristica italiana, capace di coniugare innovazione e creatività.
Tra i maggiori cantieri che in Italia producono navi da diporto vi è ottimismo, nonostante la congiuntura: un esempio è quello di Azimut-Benetti che si appresta a varare 30 megayacht presso i cantieri di Livorno, Viareggio e Fano; atteggiamento analogamente positivo è quelli dei cantieri di Ancona del Gruppo Ferretti, in cui sono in corso di realizzazione 30 navi comprese tra i 33 e gli 80 metri sotto i marchi Custom Line e Crn.