A dividersi la scena del 51° Salone Nautico di Genova, svoltosi nei giorni scorsi, sono stati gli ‘estremi’: le piccole imbarcazioni da un lato, i megayacht dall’altro; nel commentare l’andamento del Salone, Marica Stella direttaore generale di UCINA – Confindustria Nautica, ha parlato di un’edizione che, partita con aspettative basse a causa della crisi in corso, ha poi raggiunto risultati più che soddisfacenti.
Ultima tappa del ‘trittico’ di fine estate – inizio autunno apertosi con Montecarlo e Cannes, il Salone di Genova ha portato davanti agli occhi del pubblico 1.300 espositori e 450 nuove imbarcazioni, confermandosi ampiamente il principale evento europeo del settore, portanto risultati concreti a chi ha scelto di essere presente, oltre allaconsueta visibilità.
Il segmento delle piccole imbarcazioni (fino a dieci metri) è stato quello che ha mostrato maggiore vitalità, anche a seguito del manifestarsi di un fenomeno ‘di ritorno’ verso le piccole dimensioni anche da parte di chi nel recente passato aveva preferito barche più grandi; all’estremo opposto, buon andamento anche per i grandi yacht, per i quali elevato è stato l’interesse soprattutto da parte dei compratori stranieri.
La gran parte delle novità presenti era riconducibile al segmento medio, il che è un sintomo di un mercato italiano che continua ad essere considerato come interessante e sul quale si punta soprattutto in un’ottica di futura ripresa della domanda.
L’interesse dei visitatori è stato vivo non solo nei confronti della sezione espositiva, ma anche in quelli dei vari convegni organizzati in parallelo: eventi che come al solito hanno rappresentato un’opportunità di confronto per tutti gli operatori del settore sui vari tempi e problematiche che lo contraddistinguono.
Infine, anche l’idea di organizzare vari eventi – fuori Salone, coinvolgendo maggiormente l’intera Genova nella manifestazione, che così ha ristabilito e stretto ulteriormente il proprio rapporto con la città si è rivelata vincente.