Dati in chiaroscuro per il Salone Nautico di Genova, svoltosi nei giorni scorsi: le presenze sono state duecentoventiseimila circa, con un calo del 13 per cento rispetto all’edizione 2010, tuttavia nonostante questo i principali enti organizzatori, la Fiera e l’UCINA, hanno comunque espresso motivi di soddisfazione.
Il calo delle presenze era atteso; per certi versi ci si aspettava un risultato addirittura peggiore, frutto di tre anni di recessione e di un’estate in cui la situazione economica italiana e le aspettative dei consumatori sono progressivamente peggiorate.
In questo quadro, il fatto che a Genova siano comunque giunti 1.300 espositori, e che siano state presentate 450 novità costituisce comunque un segnale positivo, almeno la conferma dello status assunto dalla manifestazione: i rappresentanti di UCINA appaiono anzi convinti del fatto che proprio la 51 esima edizione del Salone abbia costituito il punto di partenza per il rilancio del settore, nel segno di un trend che aveva inviato i primi segnali positivi già ad inizio anno, per poi raffreddarsi progressivamente.
L’impressione degli organizzatori è che quindi a essere mancati, non siano stati tanto gli appassionati del settore, il cui ‘zoccolo duro’ appare al contrario essersi mostrato più che mai affezionato, tanto tutti quei ‘curiosi’ che gli anni scorsi frequentavano il Salone quale occasione per una domenica ‘diversa’ e che magari quest’anno hanno preferito altre opportunità.
La soddisfazione è relativa soprattutto agli elementi di novità proposti in questa edizione rispetto alle precedenti, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con la città: l’apertura serale e i vari eventi organizzati dentro Genova per rafforzare il legame tra la manifestazione e il capoluogo ligure hanno avuto ottimi risultati. Buoni risultati anche per le attività didattiche organizzate per i giovani e per la Mostra dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia.