Dopo Napoli è Newport l’altra tappa svelate degli Ac World Series, evento che si annuncia emozionante e combattuto vista l’importanza della posta in gioco: il titolo di campione della stagione di apertura del nuovo circuito d’elité della vela mondiale. Progettato per trasmettere a milioni di persone l’emozione dello sport di massimo livello, le AC World Series, e la Coppa America, raggiungeranno alcune delle più importanti località internazionali.
Oltre a essere sede dell’esordio dell’AC45 in terra statunitense nel corso del 2012, Newport avrà l’onore di vedere incoronato il primo campione dell’AC World Series. Il clou di ogni frazione del circuito è rappresentato dalla regata winner-takes-it-all prevista per la domenica conclusiva, durante la quale i team si contenderanno l’unica occasione di mettere i punti nel tabellone. E’ per questo che la prova dell’11 luglio 2012 potrebbe essere decisiva per l’individuazione del campione dell’AC World Series.
Newport ha una storia legata all’America’s Cup legata a doppio filo. Ospitò 50 anni della competizione, ovvero dal 1930 al 1983. Proprio nell’ultima edizione, prima che la coppa si trasferisse a Fremantle per l’epica vittoria di Australia II, ci fu l’esordio italiano nella più importante manifestazione velistica e l’istituzione della celeberrima Louis Vuitton Cup.
Il sindacato italiano si presentò in quell’anno come rappresentante dello Yacht Club Costa Smeralda, con il patrocinio dell’Aga Khan e di Gianni Agnelli, ed era in assoluto il primo sfidante italiano per la Coppa. Il progetto fu affidato allo studio Vallicelli, e venne costruito uno scafo nei cantieri Officine MeccanicHe Ing. MarioCobau di Pesaro. Skipper era Cino Ricci, timoniere Mauro Pelaschier olimpionico nella classe Finn nel 1972-76 e nel pozzetto, Flavio Scala olimpionico classe Star 1972, Stefano Roberti vincitore della One Ton Cup del 1980 e Tiziano Nava pluri vincitore della Mini Ton Cup.
Il team raggiunse le semifinali della Louis Vuitton Cup, classificandosi terzo con l’imbarcazione ‘I-4′, e si ripresentò alla successiva sfida per l’America’s Cup 1987 a Perth in Australia, la prima lontano dagli Stati Uniti, ricoprendo inoltre il ruolo di rappresentante di tutti gli sfidanti (Challenger of Record). La spedizione, affrontata con l’imbarcazioni Azzurra III [I-10] e (Azzurra IV (I-11) non utilizzata in regata), non ebbe comunque miglior fortuna della precedente, fermandosi al terzultimo posto ancor prima delle semifinali della Louis Vuitton Cup.
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