Le navi da crociera nutrono molto meno timore nei confronti del Bahrain: dopo le rivolte popolari causate dalla gran fame di democrazia e cambiamento politico, ora la situazione nell’arcipelago asiatico è sostanzialmente migliorata e molte imbarcazioni sono nuovamente pronte a sbarcare nei principali porti del paese, un turismo nautico che è destinato a portare in questo territorio più di 32mila persone, con effetti benefici per l’intera economia. A partire dal prossimo mese, infatti, i mezzi di Aida Cruises attraccheranno proprio in Bahrain per un giorno, consentendo quindi ai turisti a bordo di avere del tempo a disposizione per visitare le diverse attrazioni che sono presenti, come ad esempio la Moschea di Al-Fatih, l’Arad Fort e il Manama Souq.
Ogni nave potrà trasportare tra i 2.000 e i 2.300 passeggeri. Secondo la Seatrade Middle East, una singola visita può garantire fino a 300mila dollari all’economia locale: questa stessa compagnia, inoltre, ha previsto che i numeri e le stime potrebbero addirittura migliorare, con un impatto dell’industria nautica ancora più forte nel futuro imminente. Come ha invece spiegato Hassan Al Sharif, manager presso l’omonimo gruppo che rappresenta Aida in Bahrain, queste buone notizie non possono che far piacere, tanto che si prospetta che il regno possa beneficiare a breve di alcuni dei migliori porti del continente asiatico. D’altronde, il paese in questione ha sempre basato una larga fetta della propria economia sul turismo nautico.
Si tratta, infatti, di una destinazione che in passato è stata molto gettonata. La nazione viene addirittura chiamata “la perla del Golfo Persico”, con le sue trentatre isole, apprezzate per il mare mite e caldo. D’altronde, lo stesso nome “Bahrain” significa proprio “Regno dei due mari”, anche se a dire il vero non si è mai scoperto quali siano di preciso: dunque, la vocazione marittima e nautica è sempre esistita, così come l’abbondante pesca che corrobora in maniera perfetta il settore primario.