La Us Navy, la marina militare americana, sta conducendo la sua più vasta dimostrazione mai provata per quel che concerne l’utilizzo di un biocarburante sulle imbarcazioni: la nave prescelta in questo caso è la Paul F. Foster, la quale sta beneficiando di un rifornimento di circa ventimila galloni di una speciale miscela di olio di algale e petrolio. L’obiettivo di questo progetto così ambizioso e mai sperimentato prima d’ora è quello di far partire il mezzo militare da Point Lama, nei pressi di San Diego, in modo da raggiungere Port Hueneme in un tragitto notturno. Ovviamente, bisognerà comprendere se un carburante di questo tipo può essere anzitutto efficace e garantire delle prestazioni importanti, dato che le imbarcazioni della Us Navy non sono mai imbarcazioni normali e hanno bisogno di compiere percorsi particolari.
Tra l’altro, questa stessa iniziativa è parte integrante di un programma ancora più vasto, il quale prevede il raggiungimento di standard piuttosto elevati in relazione alle energie verdi e rinnovabili: in effetti, anche altre forze armate stanno già provvedendo a ridurre in modo drastico il consumo di combustibili fossili di almeno cinquanta punti percentuali, un traguardo che potrebbe essere raggiunto entro il 2020.
Tra l’altro, bisogna ricordare che i militari di qualsiasi genere negli Stati Uniti sono soliti sfruttare ben il 90% dell’energia che viene complessivamente consumata dal governo federale, dunque la tendenza deve essere urgentemente invertita e la nautica può fornire un sostegno fondamentale in tal senso. Il carburante ricavato dalle alghe è in grado di bruciare in maniera più pulita rispetto a quello fossile e inoltre non richiede alcuna trivellazione o perforazione per essere prodotto. La barca in questione prende il nome dal vice-ammiraglio della Marina Paul Foster ed è stata commissionata nel lontano 1976: qualche mese fa è stata utilizzata anche per l’utilizzo, poi risultato con successo, del Maritime Laser Demonstration.