Il quarto semifinalista del Match Racing dell’AC World Series di San Diego è il team svedese di Artemis Racing che ha battuto i francesi di Aleph, che aveva sbaragliato China Team, Team Korea e Oracle Racing Coutts.
E’ successo un po’ di tutto: un’ avaria del sistema che definisce i limiti del campo di regata ha obbligato il Comitato ad annullare il match che in quel momento vedeva in vantaggio di Aleph. La seconda partenza è stata un disastro per i francesi e questo ha inficiato il risultato, visto che Artemis ha giostrato la leadreship in totale tranquillità.
Piena soddisfazione per Terry Hutchinson, che per gli svedesi ha dichiarato:
Nella vela, più che in ogni altro sport, non è finita finché non è finita. In acqua la situazione era piuttosto complicata. Abbiamo faticato non poco per venirne fuori: merito dell’equipaggio che ha tenuto alta la concentrazione facendo camminare la barca sempre al top.
Ed è di quessta opinione anche il tattico di Artemis Racing, Iain Percy che, senza specificare che l’avaria delle strumenti degli organizzatori gli ha tirato fuori le castagne dal fuoco, trae un buon insegnamento dalla vela:
Siamo partiti bene in entrambe le regate, costruendo un buon margine di vantaggio, ma non è contato molto al tirar delle somme. La vela è così, devi essere sempre pronto a reagire davanti al succedersi degli eventi.
Se da una parte si esulta dall’altra c’è tanta amarezza ma anche la fierezza di aver fatto bene, anzi al meglio di ogni prospettiva. Parla Pierre Pennec, skipper di Aleph:
Al momento dell’annullamento della prima regata contro Artemis Racing eravamo al comando. Nel secondo match, grazie all’ottima lettura del campo di regata, eravamo riusciti a rientrare nonostante la penalità incassata prima del via. Per noi è stata comunque una giornata molto positiva. Certo, battere Artemis sarebbe stato meglio, ma loro sono un team di alta classifica e noi possiamo dirci soddisfatti.