Eventi: il mare nell’arte del legno in mostra a Cesenatico

di Redazione 421 views0

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Sarà aperta dal 4 dicembre all’8 gennaio prossimi presso il Museo della Marineria di Cesenatico una mostra dedicata alle tematiche marine applicate nell’arte della xilografia (l’incisione sul legno), che in Romagna ha avuto alcuni dei suoi maggiori esponenti.

L’esposizione è organizzata in collaborazione con Gesturist Cesenatico S.p.A., e si propone di offrire una gradevole opportunità di visista nel corso delle prossime vacanze di natalizie.

L’idea della mostra parte dal fatto che lo stesso materiale utilizzato per gran parte della storia umana per realizzare barche e navi – il legno – fornisce anche il supporto per le incisioni xilografiche.

La xilografia ha vissuto in Italia un periodo di riscoperta a inizio novecento, avendo in Romagna uno dei suoi centri principali, con artisti come Antonello Moroni, Gino Barbieri, Francesco Nonni, Giannetto Malmerendi, Gino Ravaioli, Luigi Pasquini, Mimì Quilici Buzzacchi; proprio nelle opere di questi artisti è ricorrente il tema del mare, col suo grandissimo patrimonio di simboli, suggestironi e racconti.

La xilografia diventa così nache il modo per ricordare e conservare un patrimonio culturare fatto di antichi mestieri e di imbarcazioni caratteristiche: fu la rivista ‘La Pièì che concentro la propria attenzione sulle xilografie, presentando copertine e tavole fuori derivate prorio da incisioni sul legno, sulle quali erano spesso ritratte imbarcazioni caratteristiche come i trabaccoli, le zojè.

Una sezione della mostra è dedicata alla stampa romagnola su tela, che utilizza anch’essa matrici di legno: Riccardo Pascucci haritrovato nell’archivio della bottega d’arte della sua famiglia gli antichi stampi che mostrano come anche trabaccoli, bragozzi, vele al vento fossero nel repertorio dei motivi usati per ornare coperte, tovaglie, e tende per la spiaggia.

Alla mostra hanno collaborato Gianignazio Cerasoli, collezionista e studioso della xilografia romagnola, allievo di Umberto Giovannini che ha riscoperto e valorizzato questo patrimonio figurativo romagnolo e lo scrittore e saggista Antonio Castronuovo, Direttore della storica rivista “La Piè”.

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