Al Festival del Cinema di Venezia, La nave dolce, il film di Daniele Vicari ispirato allo sbarco di 20 mila clandestini al porto di Bari l’8 agosto 1991, ha riscosso il plauso tra il pubblico e riporta alla memoria la vicenda della nave Vlora.
Era il 6 agosto del 1991, e dal porto di Durazzo salparono 20 mila passeggeri stipati come sardine su di un mercantile derelitto senza acqua, senza lo spazio vitale. Due giorni da incubo senza cibo ne acqua se non qulla prelevata dall’impianto di raffreddamento del motore diesel, in sala macchine.
Storie vere altrettanto incredibili che ricorda tanto il film Lamerica, che nel titolo riassume perfettamente la condizione di molti ragazzi albanesi. L’italia era – e in parte tutt’ora vista – come la terra promessa. Come l’America appunto, ma tanto sconosciuta da chiamarla interamente con l’articolo determiniativo.
“Litalia” è però un paese molto diverso da quegli Stati Uniti che dalla metà dell’Ottocento richiamò centinaia di milioni di persone provenienti da tutto il mondo. L’inizio degli anni’90 – anche se segnato dalla crisi economica – è stato un periodo di cambiamenti su tutti i fronti: la disfatta del comunismo “liberava” i paesi dei Balcani tra cui l’Albania, l’Italia si apprestava inconsciamente alla fine della Prima Repubblica anche se l’uragagano Mani Pulite 1992 non si era ancora abbattuto sul panorama politico italiano frammentato in una diatriba pentapartitica.
Quella del Vlora fu un’esperienza shockante per chiunque, anche per chi vide arrivare questa montagna umana galleggiante al porto di Bari. Eppure un sentimento di umana pietà e speranza animava quei giorni.
Perchè la nave dolce? Un ossimoro che svela – ironia della sorte – l’attività precedente del Vlora che trasportava tonnellate di zucchero da Cuba. Ed è proprio nella dolcezza della speranza che si può assaporare un bastimento umano di chi per disperazione e avventura cerca un futuro migliore.
Daniele Vicari, regista del film La nave dolce, ha appena girato il film Diaz – Don’t Clean Up This Blood che racconta le violenze perpetrate dalle forze dell’ordine nei confronti di manifestanti al G8 di Genova nel 2001.