Tanta pretattica in vista della prossima tappa a Venezia dell’America’s Cup World Series. Anzi, visto che mancano circa 6 mesi, è probaile che il nuovo varo degli AC 72 le attenzioni sono rivolte già alla Louis Vuitton Cup di luglio prossimo. Anche perchè il regolamento prevede un numero limitati di allenamenti e i team vogliono ottimizzare al meglio le loro possibilità. Seccede così che Oracle Team Usa è in cantiere per aver distrutto l’ala rigida, Artemis Racing ha avuto problemi durante il traino, Luna Rossa non naviga per vento debole e Emirates Team New Zealand fa sapere di voler aspettare.
Il motivo? lo leggiamo in una nota ufficiale:
Emirates Team New Zealand ha sospeso il suo programma di vela per l’AC72, motivando questa decisione dopo aver concluso i primi test di affidabilità e funzionalità dei sistemi. La barca andrà in capannone per 10 giorni, tra le altre cose, per delle le modifiche rivolte a produrre maggiori prestazioni dalla barca.
E’ evidente che gli AC 72 hanno colmato il gap che si era creato con l’AC 45: ora partono tutti da (quasi) zero e ognuno cerca di sfruttare al massimo i risultati e i dati raccolti durante i test. Grant Dalton, general manager di Emirates Team New Zealand ha fatto sapere:
Dopo 16 giorni in acqua, ci sono dati confortanti, ora possiamo lavorare all’incremento della velocità sviluppando sistemi di bordo e di corsa meccanica il tempo alla squadra di sviluppare la comunicazione e la gestione della barca. La squadra ha raccolto e analizzato una massiccia quantità di dati ogni volta che il 72 ha navigato e ha messo a punto alcune modifiche che – ci aspettiamo- miglioreranno le prestazioni.
Le modifiche più evidenti riguarderanno le carene, ma i progetti sono top secret e solo a metà novembre potremmo confrontare le modifiche apportate. E qui si vedranno le differenze anche con lo scafo di Luna Rossa, visto che i due team si ritroveranno nel Golfo di Hauraki per altri test prima della pausa natalizia.