America’s Cup: Venezia contro Napoli

Dopo la notizia – fulmine a ciel sereno – all’esclusione di Venezia dall’America’s Cup World Series 2013 in favore di Napoli, arriva la prima dichiarazione di “guerra” del sindaco Giorgio Orsoni, che in prima battuta era tra quelli cauti che non si erano apertamente lasciati a invettive contro l’accordo concluso tra l’America’s Cup Event Authority e le  amministrazioni campane.

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Orsoni ha atteso di ricevere una nota ufficiale dagli americani prima di rivelare l’intenzione di opporsi per vie legali all’esclusione di Venezia dall’America’s Cup. Con ogni probabilità verrà nominato un foro a Parigi per garantire la neutralità, ma non è chiaro se a rispondere devono essere gli organizzatotri dell’America’s Cup o l’amministrazione napoletana.

Anche perchè si è parlato molto di “scippo” da parte di Napoli ma poco o nulla dell’atteggiamento voltagabbana degli americani. Se infatti tutto nasce dalla presunta difficoltà di Napoli a onorare gli impegni, non ci appare corretto che in seguito alla decisione di annullare la tappa, si possa fare dietro front togliendo l’assegnazione a Venezia che, a quanto pare, era in linea con le promesse di pagamento.

E’ altrettanto sconcertante che da parte dell’America’s Cup Event Authority non ci sia una dichiarazione ufficiale in merito, se non quella di aver espresso felicitazioni per il sodalizio rinnovato con Napoli, anche grazie al caloroso entusiasmo degli appassionati partenopei. In realtà è solo una questione di soldi e ha ragione il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro quando dice che “gli affari sono affari”, ma dovrebbe anche spiegare se per lui l’America’s Cup World Series è solo un business oppure se condivide il sentimento di molti velisti che si sentono traditi da questo giro d’affari esagerato, da costi di progettazioni insostenibili e soprattutto dal forte sospetto – come ha accusato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia – che i soldi pubblici
impegnati dall’amministrazione napoletana provengano dai fondi stanziati dallo stato per scongiurare il rischio default.