America’s Cup, Artemis esonera Terry Hutchinson e ingaggia Iain Percy

di Redazione 278 views0

Spread the love

Cambio tattico nelle fila di Artemis Racing, Challenger of Record  della 34a America’s Cup: Terry Hutchinson skipper del catamarano svedese fin dalla sua nascita (2010), lascia il posto a Iain Percy, iridato velista olimpico del medagliere britannico. Ad annunciarlo è il CEO di Artemis Racing, Paul Cayard che ha riconosciuto il contributo determinante dell’americano per l’attuale raggiungimento del livello tecnologico del catamarano, anche se – aggiunge – il nuovo AC72 pone il team di fronte a una nuova sfida, sia in termini di formazione che di comprensione dei limiti e delle potenzialità dello scafo e dell’ala rigida.

Il palmares di Iain Percy, insieme a quello degli altri membri dell’equipaggio, Nathan Outteridge, Santiago Lange e Loïck Peyron, è costellato di vittorie in classe Star, dall’argento ai Giochi olimpici di londra 2012 all’oro di Pechino 2008. E’ vice campione del mondo in carica e oro alle finali di Rio de Janeiro nel 2010. Bronzo nel 2007, 2005, 2004 e 2003; oro a Los Angeles nel 2002 e alle Olimpiadi di Sydney 2000 in Classe Finn. Sempre in Classe Star ha vinto i Campionati europei nel 2005 e nel 2009.

A sette mesi dall’inizio della Louis Vuitton Cup, Artemis racing si prepara confortato dal primato in classifica raggiunta nell’edizione 2012 dell’America’s Cup World series ma – un po’ come tutti gli altri challenger – non ancora pronto a mettere a punto l’AC72 per la Coppa America. Ma l’entusiasmo che si respira nel quartier generale di Alameda è misto a prudenza ed esaltazione.

Qualche giorno fa, proprio Terry Hutchinson riferiva degli scricchiolii e sottili rumori provenienti dallo scafo, sufficienti però a mettere i brividi e accapponare la pelle al team. Una risposta strutturale del tutto normale per una imbarcazione nuova di zecca ma che inevitabilmente richiama la disavventura del mese scorso, quando durante il test che avrebbe dovuto precedere il varo, uno strano rumore durante il traino aveva allarmato il team che in tutta fretta è tornato al cantiere per le dovute verifiche.

Photo Credits | Sander van der Borch

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>