Peter Gilmour, grande velista australiano guru delle partenze, dei macht race e dell’America’s Cup, sempre al vertice della ranking list Isaf, ha annunciato il suo ritiro al termine della Monsoon Cup a Kuala Terengganu in Malaysia tappa conclusiva dell’Alpari World Match Racing Tour. 52 anni all’anagrafe di cui 36 in acqua, Gilmour è uno dei pochi velisti che hanno rinunciato agli allori olimpici per dedidarsi a sfide ben più ardimentose.
Un integralista se vogliamo definirlo così, che al contrario di leggende viventi come Loick Peyron e Ben Ainslie non guarda di buon grado la nuova classe degli AC e sogna il ritorno dei monoscafi in Coppa America. Chissà perchè sono sempre gli australiani e i neozelandesi i romantici e gli “antimperialisti” della vela.
Ma se Peter Gilmour passerà un Natale all’asciutto c’è chi dovrà fare i conti con una pesante eredità. Il figlio David partecipa per la prima volta alla Monsoon Cup ed è certo che il saggio peter non concederà sconti, Ne sa qualcosa il suo eterno rivale lo svedese Bjorn Hansen, prossimo anche lui alla pensione (45 anni). A Kuala Terengganu il velista scandinavo ha detto quello che tutti pensano: Peter oltre ad essere un vero sportivo ha insegnato qualcosa a tutti soprattutto nelle partenze ottimali e lo spirito di competitività nei macht race.
Alla conferenza stampa indetta per annunciare il ritiro dalla scena delle competizioni sportive, Peter Gilmour ha dichiarato, con grande modestia e un po’ di mestizia, di non essere in condizioni atletiche per poter continuare, prova che negli ultimi anni le vittorie sono andate scemando. Risultati a parte, Gilmour è stato protagonista di una grande prestazione al Portugal Match Cup del 2010 impartendo lezioni a giovani e navigati velisti. Ma il futuro di Peter Gilmour non è andare a pesca alla domenica. Sarà con ogni probabilità presidente dell’Alpari World Match Racing Tour e della Moonson Cup.