La Volvo Ocean Race 2014, il giro del mondo con equipaggio e scalo, porterà una ventata di novità e migliorie a un format di per sé già collaudato, forte di quarant’anni di regate nelle quali sono cresciuti i velisti più forti del mondo. 9 tappe per 5 Continenti, 33 mila miglia per pochi impavidi team.
Molte eccezioni renderanno più elastica e interessante la competizione. Non una rivoluzione ma un cambiamento nel rispetto della tradizione. Per la prima volta nelle In-Port Race si potrà imbarcare un velista in più e un numero maggiore di equipaggio sarà consentito ai team misti o interamente femminili. Spazio anche per gli Under 30 e gli on-board multi-media reporter che si occuperanno della produzione di video e foto in alta risoluzione.
A riprova di una Volvo Ocean Race 2014 votata ad allargare i consensi di pubblico e di partecipanti, per la prima volta è stata istituita una classe monotipo. Siamo curiosi di scoprire i nuovi One Design Volvo Ocean 65 tanto quanto ci hanno sorpreso gli AC72 dell’America’s Cup. Qualche anticipazione: Lo yacht è stato progettato da Farr Yacht Design,per essere un’alternativa più economica e più sicura rispetto ai Volvo Open 70. La lunghezza fuori tutto dello scafo si accorcia da 21,50 a 20,40 metri, mentre la larghezza resta sostanzialmente invariata (da 5,70 a 5,60 metri).
Jack Lloyd, Race Director della Volvo Ocean Race, chiarisce l’intento della classe monotipo Volvo 65:
L’uso dei One Design Volvo Ocean 65 ha realmente semplificato le cose: mentre nel passato si doveva entrare in gran dettaglio su cosa fosse permesso o proibito, in moltissimi casi ora siamo in grado di dire esattamente che la barca dovrà essere usata come fornita, e in sostanza questa è la regola.
In gallery, alcuni immagini della scorsa edizione e i progetti dei One Design Volvo Ocean 65
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