Anno nuovo, nautica nuova. A sentire le parole del presidente dell’UCINA Confindustria Nautica Perrotti, c’è bisogno di aspettare un po’ più del previsto per vedere il settore nautico tricolore di nuovo in forma e in movimento. Nel secondo semestre del 2014 il ritmo della ripresa è calato e i risultati sono stati al di sotto delle attese.
Le parole del presidente dell’UCINA Confindustria Nautica Perrotti sono precise: visto il contesto in cui si sta sviluppando il settore e vista la collaborazione che in tal senso è offerta anche da Governo, c’è terreno fertile per una ripresa ma visto il rallentamento del secondo semestre, bisognerà aspettare fino al 2015. Ecco una parte del suo discorso:
Nel 2014 il Governo ha dato importanti segnali di attenzione all’industria nautica, confermando il nuovo indirizzo della politica nei confronti del settore con il riconoscimento dell’industria nautica come driver di sviluppo e quindi comparto strategico da valorizzare, dopo anni di politiche disastrose. Un atteggiamento che in questi mesi si è rivelato trasversale, ossia riscontrato in tutte le formazioni politiche, e questo grazie al costante lavoro di sensibilizzazione svolto dalla nostra associazione.
Nel secondo semestre del 2014 c’è stato un rallentamento che comunque consentirà di chiudere in positivo l’anno con una crescita timida di un punto percentuale. Per il 2015, invece, con l’aumento stimato del PIL dello 0,6%, il fatturato globale del settore nautico dovrebbe crescere tra il 2,5 e il 3,5 per cento in più rispetto al 2014.
I dati positivi sono tutti a favore della nautica tricolore visto che i produttori italiani, anche all’interno delle classifiche mondiali del Global Order Book, figurano nei primi posti al mondo. E c’è anche sempre più spazio per l’export.