Si gioca da settant’anni ma fa sempre paura la Rolex Sydney Hobart, una regata fantastica e avvincente riservata soltanto ai lupi di mare più coraggiosi. Ecco una breve narrazione della partenza di questa competizione.
I numeri della Rolex Sydney Hobart sono da capogiro: da settanta anni si veleggia e si combatte per questo titolo prestigioso. Quest’anno si sono iscritte ben 117 barche di cui 5 maxi da regata, con l’obiettivo di portare a termine un giro di 628 miglia.
Se si deve parlare di una Regata con la R maiuscola, quella è la Rolex Sydney Hobart che tutti gli anni prende il via il giorno di Santo Stefano e raccoglie i migliori velisti del mondo nell’emisfero australe. La partenza è naturalmente da Sydney e l’arrivo è previsto ad Hobart, la piccola isola della Tasmania 600 miglia più lontana.
A vederla sulla carta questa regata sembra semplice, con un percorso non troppo lungo ma il mare con lo Stretto di Bass da superare, rendono il tutto molto più difficile di quanto si riesca ad immaginare. Se ne parla infatti come di una regata da incubo. Basta ripercorrere con la mente quello che è successo nel 1998 quando una tempesta eccezionale ha fatto irruzione nella competizione decimando le barche in gara. Su 115 imbarcazioni ai nastri di partenza, se ne sono ritirate 71 e sono stati 56 i velisti recuperati in mare. Ma il bilancio fu anche più drammatico con sette scafi abbandonati, cinque affondati e sei persone morte.
Da quell’anno le cose sono cambiate anche per volontà degli organizzatori che hanno imposto ai team iscritti alla competizione che almeno il 50% dell’equipaggio segua corsi di sopravvivenza in mare e che gli scafi siano sottoposti ance a verifiche di tipo strutturale prima della partenza.