Un Salone dedicato alla nautica in pieno inverno e per giunta a 200 chilometri dal mare del Nord. Sembra una cosa impossibile ma è quello che succede con il Salone di Dusseldorf che quest’anno è stato soprattutto il Salone della nautica italiana. I nostri cantieri, infatti, sono secondi soltanto a quelli olandesi. Una panoramica dell’evento.
Nel Salone della nautica di Dusseldorf si parla soprattutto della cantieristica made in Italy che è seconda soltanto a quella olandese. La passione per il mare, porta anche alla realizzazione di questo tipo di eventi in pieno inverno invogliando le persone a comprare un’imbarcazione.
Chi ha visitato il salone tedesco dice che entrando nei capannoni viene voglia di acquistare un’imbarcazione, anche se si tratta di una canoa, anche se si stratta di una barca a vela da 25 metri. In effetti questi saloni sono fatti per vendere e chi ci va vuole acquistare. Il commercio avviene tra imbarcazioni, attrezzature e servizi correlati alla nautica.
La fiera di Dusseldorf è stata dedicata soprattutto agli addetti ai lavori ed è diventata con gli anni un punto di riferimento per chi lavora nel settore nautico. Per visitare tutto il salone servono almeno 2 giorni di ricognizione, visto che si parla di 17 padiglioni dentro i quali si vedono le barche tirate a secco, sospese, esposte in maniera cinematografica. La presentazione è tanto più scenografica quanti sono i soldi investiti dal cantiere nella presentazione dei suoi prodotti.
Un padiglione dei 17 allestiti è dedicato alle grandi barche. Tutto il resto dello spazio è per la piccola e media nautica che sono il cuore vibrante della manifestazione. È anche per questo che l’Italia è in pole. Negli altri padiglioni si va dai sommergibili da turismo, alle vasche con ventilatori, fino ai modellini, alle vasche per il battesimo d’immersione. Spazio anche per barche d’epoca e quad anfibio. Insomma, un totale di 1700 imbarcazioni in mostra, tutte da spulciare.