L’esperienza dell’incontro con lo squalo lo ha toccato profondamente ed ora Mick Funning sa che dovrà tornare in spiaggia e in mare ma sa anche che il futuro che lo attende sarà difficile visto che lui ha incontrato lo squalo ed è un’esperienza che non augurerebbe a nessuno.
Questo il racconto dalla Gazzetta dello Sport
“Ora sto bene, non ho un graffio su di me. Non capisco perché non mi abbia morso”. Così Mick Fanning, il surfista australiano, tre volte campione del mondo di surf, attaccato da uno squalo bianco durante la finale della 7ª tappa della World surf league, a Jeffreys Bay, in Sudafrica. Fanning ha definito «un miracolo» l’essere sopravvissuto senza nemmeno graffio e si è detto felice di «essere qui a raccontare la storia». “È stata di gran lunga la cosa più paurosa che mi sia mai capitata”, ha aggiunto, ammettendo “una specie di trauma mentale, che viene a onde. Nel nostro sport pensiamo sempre agli squali e sappiamo che siamo nel loro territorio”, ha detto. “Sono animali selvatici, prendono le loro decisioni quando hanno fame”.
“Sarei felice anche se non gareggiassi più”, aveva detto ieri appena tornato a terra, ma oggi ha detto di voler tornare in lizza nella prossima tappa della World league, il mese prossimo a Tahiti. “Devo tornare. Sarà dura, ma bisogna affrontare queste cose a viso aperto”.
Ci sono stati dei testimoni altrettanto scioccati. Insomma, non si augura nemmeno al peggior nemico. Le mamme chiameranno lo squalo non più il lupo.
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