Allo Yachts Miami Beach 2016, in prima fila gli italiani

di Redazione 1.717 views0

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Ci sono dei cantieri che in questo momento, dall’altra parte dell’Oceano, stanno tenendo testa ai migliori produttori di yacht del mondo e la cosa eccezionale è che si tratta di cantieri italiani, nonostante il nome questi cantieri sono tricolore.

Scrive Nautica.it

I Cantieri Navali Austin Parker sono a Yachts Miami Beach con 2 modelli in banchina, il 42 Open e il 54 Fly S; il cantiere italiano che ha creato una linea di yacht classici e senza tempo, punta molto sul mercato statunitense per il quale ha dato vita ad una società appositamente dedicata, con sede proprio a Miami (Austin Parker Yachts USA) oltre ad avvalersi dell’apporto operativo di un ufficio vendite sul posto. Oggi, con una gamma completa, da 36 a 72 piedi, Austin Parker lavora per affinare e migliorare sempre di più lo standard qualitativo dei propri modelli che vantano caratteristiche e livelli di finitura esclusivi.

Queste le caratteristiche del 42 Open definite dall’azienda:

“L’ Austin Parker 42 Open, il modello più venduto della gamma, si contraddistingue per la sua versatilità, maneggevolezza e semplicità di utilizzo. E’ comoda e vivibile, capace di prestazioni notevoli, ideale per chi è alla ricerca di uno scafo esclusivo, rifinito e curato con il quale distinguersi e godersi il mare. Presenta un look sportivo, con dettagli curati, finiture eleganti e svariate soluzioni di allestimento. La quantità di unità prodotte e la collaborazione con gli armatori, ha permesso di affinarne le caratteristiche e migliorare dettagli e rifiniture. “

E queste anche le caratteristiche di base dell’altro modello 54 Fly S

“L’Austin Parker 54 Fly S è il più piccolo dei Flying Bridge della gamma, racchiude nel suo stile spazi e dettagli dalle caratteristiche classiche abbinate a soluzioni innovative. Le linee generali sono imponenti con sovrastrutture importanti e al tempo stesso slanciate per non appesantire il layout complessivo. Sicura e rilassante la navigazione grazie agli assetti equilibrati fra potenza della motorizzazione e linee di carena.”

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