Maverick Flexplorer 146 è un explorer di 44 m varato dal Cantiere delle Marche. Perché sta facendo tanto scalpore questa notizia? La ragione sta nel fatto che sta per partire per un giro dell’intero globo.
E l’intenzione, a quanto pare, è quella di non lasciare indietro nemmeno alcune destinazioni considerate tra le più estreme. L’armatore che si renderà protagonista di questo viaggio è Tom Schroder che si è così appassionato negli anni ai prodotti di questo cantiere che ha deciso di diventarne parte integrante. Rilevandone la quota di maggioranza attraverso la Fil Bros Family Office.
La sua entrata nel capitale non ha apportato cambiamenti imprevisti al vertice, quelli che dalla fondazione, nel 2010, sono stati in grado di portare il Cantiere delle Marche a ottenere il primato all’interno del mercato degli explorer yacht.
In poche parole, l’azionista di maggioranza si è fatto costruire il primo Flexplorer 146 dei tre previsti E con questo intende girare per il mondo in una crociera dalla durata pluriennale. In poche parole ha deciso di testare direttamente la propria creatura.
Il Maverick Flexplorer 146 può contare su una motorizzazione di tutto rispetto: parliamo di due motori Caterpillar c32 acert 2×970 kW @1800-2100 rpm. Questi consentono di raggiungere una velocità massima di 14 nodi e un’autonomia di 5000 miglia marine a una velocità di 10 nodi, grazie al carburante stivabile.
L’explorer è suddiviso in 10 cabine, 7 dedicate a ospitare 13 persone, tre da dedicare ai sei uomini dell’equipaggio. Le linee esterne sono state affidate ad Hydro tech mentre gli interni sono stati firmati da Francesco Paszkowski e Margherita Casprini. Dei quattro ponti presenti, uno è dedicato interamente allo spazio dell’armatore.
Il Maverick Flexplorer 146 possiede delle differenze specifiche rispetto agli altri due modelli in costruzione. L’organizzazione interna è stata infatti progettata in base ai desideri dell’armatore. Al suo interno è possibile riscontrare infatti la gru A-frame, costruita in fibra di carbonio, in grado di sollevare fino a quattro tonnellate e capace di ripiegarsi dopo il lancio dei tender.
L’imbarcazione trova spazio anche per un beach club dotato di centro immersioni, sauna e palestra. E le paratie del ponte principale possono estendere il ponte di poppa fino a raggiungere un’area complessiva di 135 m². Al fine di consentire un viaggio sicuro e comodo, anche in caso di mare ghiacciato, è presente una fascia d’acciaio spessa 22 mm a livello della linea di galleggiamento.
Il tender presente nell’imbarcazione, lungo 9,5 m, è stato progettato da Valerio Rivellini. Insomma, inutile dire che si tratta di una imbarcazione capace di lasciare il segno.
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