Ausonia, il primo “Dragone” italiano, verso il restauro integrale

di Redazione 441 views0

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È partito il 24 gennaio 2011 da Napoli per raggiungere lo storico Cantiere Pezzini di Viareggio e sottoporsi ad un accurato restauro il primo dragone stazzato in Italia, “Ausonia” I-1.
Ausonia” fu costruito nel 1948, dal cantiere Beltrami di Vernazzola (Genova), su commissione dell’Ingegner Pierino Ferrari, socio del Circolo del Remo e della Vela Italia e futuro Presidente del Reale Yacht Club Canottieri Savoia, per consentire alla Federazione Italiana Vela di partecipare all’Olimpiade di Londra nella Classe Dragone che esordiva per la prima volta. Sul campo di regata nella baia di Torquay, “Ausonia” si classificò quinto con Pino Canessa al timone e con Bruno Bianchi e Luigi De Manincor alle manovre, questi ultimi medaglia d’oro nel 1936 all’Olimpiade di Berlino-Kiel con l’8 metri S.I. “Italia”.

A metà degli anni ’90, l'”Ausonia” fu donato dall’Ingegnere Maurizio Maresca al Presidente del Circolo Savoia Pippo Dalla Vecchia che, da allora, ha provveduto al suo mantenimento. Nel corso degli anni lo ha sottoposto a ben due interventi per eliminare alcune modifiche non conformi alla stazza. Per renderlo ancora più performante e provvedere ad un restauro integrale e assolutamente filologico, lo ha inviato quest’anno al Cantiere Pezzini di Viareggio per una ultima e definitiva riclassificazione per regatare nel rispetto delle regole di stazza.
Per l’impresa, Dalla Vecchia ha trovato il sostegno di due realtà italiane che da tempo gli sono vicine nelle operazioni rivolte alla promozione delle imbarcazioni storiche.
In primis, lo Sponsor Banca Aletti – storica banca milanese fondata nel 1826, oggi polo di sviluppo delle attività finanziarie del Gruppo Banco Popolare – che ha sposato immediatamente la causa insieme con la ditta fiorentina di arredamento d’interni Riccardo Barthel, che sostiene e coordina il progetto nella persona di Francesco Barthel, oltremodo competente, per mestiere e per passione, di barche d’epoca, al punto da essere eletto recentemente Delegato Dragoni Classici dell’Associazione Italiana Classe Dragoni.
A loro si aggiunge il Partner Tecnico Picchetto & Co. Snc che doterà l’opera di tutte le nuove attrezzature di coperta e della revisione di quelle esistenti, con la parziale sostituzione della ferramenta di albero e boma.

Massimo Pezzini, pronipote dell’Attilio Pezzini fondatore ai primi del ‘900 dell’omonimo cantiere, e lo zio Sandro dirigono gli interventi del restauro di “Ausonia”.
L’aspetto più consistente dei lavori ha visto sin’ora la riparazione di 64 troncature riscontrate su 55 ordinate delle 80 che compongono la struttura della barca e la sostituzione di parte del fasciame, la realizzazione di un nuovo boma in abete rigatino e la riparazione del timone. Tutta l’attrezzatura di coperta con la nuova ferramenta sarà realizzata in totale rispetto dell’età della barca e il sartiame sarà sostituito rispettando le indicazioni dell’IDA, International Dragon Association.

Si dovrà così alle maestranze viareggine, che poco prima dell’ingresso in Cantiere di “Ausonia”, hanno già restituito al mare il dragone “Blue Mallard” I-2, se sarà possibile vedere regatare fianco a fianco i primi due monotipi stazzati in Italia nati nel 1929 dalla matita del norvegese Johan Anker.
La prima occasione è data da un’altra importante iniziativa promossa dal Presidente del Circolo Savoia Pippo Dalla Vecchia che, per l’ottava edizione de Le Vele d’Epoca a Napoli Trofeo Banca Aletti – in programma dal 29 giugno al 3 luglio prossimi – ha aperto l’iscrizione anche ai Dragoni Classici (quelli cioè costruiti entro il 1972 compreso).
Ottenuto l’appoggio dall’Associazione Italiana Vele d’Epoca e dall’Associazione Italiana Classe Dragone, Pippo Dalla Vecchia riporta a Santa Lucia le regate riservate ai dragoni a distanza di mezzo secolo, quando lo stadio del vento all’ombra del Vesuvio fu scelto per i Giochi della XVII Olimpiade del 1960.
Altra chicca di Pippo Dalla Vecchia è rimettere in palio una Coppa d’oro del 1959 concepita proprio per la Classe Dragone e istituita dalla famiglia Pepe alla morte dell’Avvocato Eduardo Pepe, per ben due volte presidente del Circolo Savoia.
“Siccome il Circolo Savoia da circa 10 anni a questa parte ha dedicato tutti i suoi sforzi affinché il Golfo di Napoli tornasse agli antichi splendori” – dichiara Dalla Vecchia – “ha creduto di indirizzare la propria attenzione e il proprio impegno a delle imbarcazioni che oggi si possono chiamare di nicchia, cioè quelle in legno, costruite secondo gli antichi progetti di costruzione. E quindi i dragoni, rigorosamente in legno e costruiti prima del 1972, entrano a pieno titolo a far parte di questa flotta d’imbarcazioni che ancora oggi suscita grande interesse ed emozione”.

Il restauro di “Ausonia“, raccontato attraverso le immagini di James Robinson Taylor cui è stata affidata la parte di documentazione fotografica del ripristino, sarà presto in un libro che si aggiungerà alle prestigiose pubblicazioni sul patrimonio sociale del Circolo Savoia, “La Casa”, che vanta collezioni di oggetti e di opere d’arte tali da farlo considerare un vero e proprio museo della marineria e della nautica.

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