E’ stato sparato alle 11 di questa mattina il simbolico colpo di cannone che ha segnato l’inizio dell’Etruria Cup della classe Melges 24, forse la regata di più alto livello tecnico che si sia vista nelle acque della Maremma negli ultimi anni. Presenti quasi tutti i migliori timonieri italiani e molti degli stranieri, per un totale di 10 nazioni rappresentate, che si affronteranno in 9 prove, tre per ognuna delle tre giornate del week end. Una vera invasione di vele, visto che sono 63 le imbarcazioni che alla chiusura delle iscrizioni si sono registrate presso la segreteria del Club Nautico Scarlino. Su ognuna di esse regatano 5 velisti, per un totale quindi di oltre 300 atleti che con i loro accompagnatori hanno riempito gli hotel e gli agriturismi tra Scarlino, Follonica e Castiglione della Pescaia. L’organizzazione sta predisponendo per le giornate di sabato e domenica anche un’imbarcazione per gli spettatori gestita dalla Cruise Support.
I campi di regata, predisposti dall’organizzazione diretta dal follonichese Carlo Giuliano Tosi e dal direttore del Marina Filippo Soffici, saranno sistemati nello specchio acqueo antistante il porto maremmano e saranno quindi perfettamente visibili anche da terra. La regata, quindi, potrà essere comodamente seguita dalla diga foranea della Marina di Scarlino o dalle alture che delimitano lo splendido mare del Golfo di Follonica. Le previsioni meteo a oggi consentono di prevedere grande spettacolo e condizioni variabili: con venti da sud leggeri per la prima giornata, forti da Libeccio-Ponente per sabato e sole con Maestrale per domenica.
Le prestazioni dei Melges 24, vere Ferrari del mare, che qui a Scarlino disputano la prima tappa del loro circuito nazionale Volvo Cup, sono entusiasmanti. Già con venti di media intensità queste imbarcazioni di appena sette metri e mezzo di lunghezza, realizzate in leggerissimi materiali hi-tech, possono raggiungere velocità di 15-18 nodi, come un motoscafo lanciato al massimo. Uno spettacolo che la qualità degli equipaggi presenti, guidati da timonieri di livello olimpico (per tutti, Gabrio Zandonà di Joe Fly, già campione del mondo e prossimo rappresentante olimpico a Pechino 2008 nella classe 470) o con numerose presenze di Coppa America (citiamo Tommaso Chieffi, in Coppa prima con Il Moro e poi con gli americani di Oracle e con i sudafricani di Shosholoza, e Flavio Favini di Blu Moon, timoniere di Mascalzone Latino a Valencia 2007), renderà indimenticabile.
Una conferma che la Maremma e la grande vela internazionale sono ormai un binomio indissolubile. Secondo i pronostici della vigilia l’equipaggio da battere sembra essere quello di Uka Uka dell’armatore Lorenzo Santini, con il campione triestino Lorenzo Bressani al timone, lo stesso Tommaso Chieffi alla tattica, Federico Michetti e Francesca Prina. L’evento è supportato dal Gruppo Consorzio Etruria, partner 2008 del ricco calendario agonistico del Club Nautico Scarlino.