Energia marina, maxi investimento francese

di Redazione 286 views0

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Come avrete notato, sul nostro blog ci piace riportare le notizie più importanti in merito allo sviluppo di infrastrutture marine che possano migliorare il livello di eco compatibilità dell’intera industria nautica, spingendo sui settori eolici, sui biocarburanti e su altre fonti di energia ecosostenibile che possano rendere l’approccio con la soddisfazione del fabbisogno energetico più rispettoso dell’ambiente.

In questo ambito, segnaliamo che la Francia ha avviato un programma di investimenti che porterà alla costruzione di cinque impianti eolici nel breve medio periodo. Un’azione che verrà sviluppata concretamente nel corso dei prossimi anni, e che dovrebbe consentire alla Francia di raggiungere il proprio obiettivo di generazione di energia da fonti rinnovabili pari al 23% del totale, entro la data del 2020.

Il governo ha a tal fine avviato la prima fase di pianificazione della realizzazione di tali infrastrutture energetiche, suddividendo le aree interessate in cinque macro zone all’interno delle quale sviluppare potenza energetica eolica per un ammontare non superiore ai 3GW. La prima fase del progetto di realizzazione degli impianti, stando a quanto affermato da fonti governative, dovrebbe consentire la generazione di circa 10 mila posti di lavoro.

Attualmente la Francia ottiene il 38% della propria energia dagli impianti nucleari, per una proporzione che non uguali nel mondo. L’obiettivo sembra tuttavia essere quello di ridurre tale proporzione in favore delle energie rinnovabili, come il solare e l’eolico. Per tale motivo, alcune compagnie come la GDF Suez, la Vinci, e la stessa “nucleare” Areva si sono dette interessate alla realizzazione di impianti offshore.

Entro il 2020, precisa infine il governo, la nazione dovrà installare circa 6 mila MW di energia eolica offshore, per circa 1.200 turbine eoliche. La seconda fase inizierà nel mese di aprile 2012, in concomitante con l’individuazione delle nuove zone interessate dal progetto che dovrebbe poter ridurre l’approvvigionamento all’energia elettrica convenzionale e inquinante.

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