Il layout del 51° Salone Nautico di Genova si sviluppa su tre padiglioni, due grandi marine e ampi spazi all’aperto fronte mare, in ragione di una migliore suddivisione merceologica che ottimizza il percorso di visita e esalta la spettacolarità della parte floating. Nella nuova darsena una della banchine più esterne è stata destinata principalmente alle imbarcazioni che effettueranno le prove in mare, mentre alla banchina superyacht si accederà tramite una reception dedicata.
Nelle aree all’esterno nuove tendostrutture nel corridoio tra il padiglione C e il padiglione Blu consentiranno di proseguire la visita al coperto; più ampia e spaziosa anche la tendostruttura che ospita Mondoinvela in Marina 2. Le imbarcazioni pneumatiche vedranno una razionalizzazione e concentrazione all’interno del padiglione Blu e del padiglione S. La suddivisione merceologica vedrà un’ulteriore ottimizzazione con lo spostamento della vela dalla Darsena di Ponente alle marine. Un layout che darà quindi a un settore in crescita come quello della vela nuova centralità e la visibilità che da tempo meritava.
Nuova collocazione anche per il portale mare, con l’attracco battelli e la biglietteria realizzate in prossimità del pontile di collegamento tra Marina 2 e la nuova darsena. In corso di definizione un progetto di collegamenti veloci: courtesy car, motoscafi e servizio elitaxi.
Lo scenarioLe stime sul trend del settore relative al 1° trimestre 2011, vedono alcuni segnali incoraggianti sia a livello di fatturato (+3,9% sullo stesso periodo dell’anno precedente), sia sul fronte degli ordini, che hanno un andamento nuovamente positivo: si tratta pertanto di elementi che testimoniano una possibile stabilizzazione del mercato dopo due anni di forte contrazione (circa il 45% nel 2010 rispetto al 2008, anno in cui il comparto valeva circa 6,2 miliardi di euro).
In tale contesto emergono inoltre altri elementi significativi, che confermano la capacità dell’industria nautica italiana di mantenere la propria posizione di leadership a livello internazionale. In questo senso sono da leggersi alcuni indicatori, come la quota di produzione per export della cantieristica che, nel 2010, rappresenta oltre i due terzi del fatturato. Questo risultato è indubbiamente frutto della forte spinta all’internazionalizzazione favorita dalle imprese del comparto, che vede la nautica al quarto posto dell’export tra i settori del Made in Italy.