Il legno come materiale costitutivo delle barche ha delle particolari ed impegnative condizioni nel suo utilizzo in ambiente marino. Principalmente, riguardo i materiali impiegati, i quali devono rendere le barche non solo esteticamente belle ma anche e soprattutto funzionali, utili e resistenti all’azione dannosa dell’acqua e gli agenti atmosferici.
Una soluzione valida per la protezione, l’impermeabilizzazione e l’incollaggio è l’impiego di resine epossidiche. La prima resina epossidica introdotta nel mercato nautico, più di 40 anni fa, è stata la resina West System; si tratta di un adesivo strutturale marino, progettato per l’incollaggio del legno in un modo potente e perenne.
L’introduzione della resina epossidica nella produzione del legno ha in realtà rivoluzionato l’uso di quest’ultimo materiale per la costruzione, rendendolo competitivo e pure più opportuno di altri materiali per la costruzione di imbarcazioni.
Questa rivoluzionaria associazione legno/resina epossidica, impedisce l’assorbimento di umidità, facendo che il legno conserve al massimo la sua resistenza meccanica, la quale sarà maggiore quanto più secco è il legno; inoltre, conferisce un’ottima stabilità dimensionale, senza gonfiori, pieghi e distaccamento della nervatura; in questo modo, costituisce una base robusta per la verniciatura senza né spelli né bolle.
Riguardo l’impermeabilizzazione il vantaggio della resina epossidica è incomparabile; quando il legno è saturato di resina epossidica ha la capacità di non assorbire più acqua; si tratta quindi di una vera saturazione, piuttosto che un’impregnazione superficiale del legno come accadde con altri prodotti.
Inoltre, la combinazione legno/epossidica ha una considerevole validità strutturale, che si manifesta soprattutto nei casi di costruzioni lamellari. Per queste circostanze, sono state sviluppate delle resine indurenti e addensanti con le più notevole proprietà fisiche, che mantengono allo stesso tempo tenacità e flessibilità, in modo di poter coesistere con gli inesorabili movimenti degli scafi e di altre strutture sottomesse a carichi simili.
Finalmente, la resina epossidica, convenientemente addensata, ha ottima capacità di riempire vuoti, ad esempio i difetti di contatto tra diversi pezzi, producendo così un incollamento perfetto.
Armando Agosto 6, 2011 il 4:06 pm
Si… con la resina epossidica le superfici diventano inassorbenti…