Di seguito riportiamo il significato di alcuni termini usati nel Windsurf, che riteniamo possono essere utili sopratutto a chi sta iniziando la pratica di questo sport nautico.
Dacron: materiale con il quale vengono costruiti i rinforzi ed alcuni particolari delle vele, opaco e colorato.
Deriva: appendice spesso a forma di lama che emerge dal centro del fondo di alcune tavole; evita lo scarroccio laterale con vento debole.
Forward: dell’inglese avanti, si usa pure per definire un difficile salto mortale in avanti nel wave (forward loop).
Grip: rivestimento morbido ma ruvido del boma, che favorisce la presa con le mani.
Lascare: spingere la vela lontano da noi, in pratica allentare.
Orzare: dirigersi verso la direzione da cui proviene il vento; dal traverso si orza portando l’albero verso poppa; inclinando la vela indietro ci si “avvicina” alla direzione da cui viene il vento, cioè si orza.
Poggiare: dirigersi verso il sottovento; dal traverso si poggia spostando l’albero verso prua; portando in avanti la vela ci si “allontana” dalla direzione da cui proviene il vento, ossia si poggia.
Scarroccio: scivolamento laterale della tavola con poco vento nelle andature di traverso e di bolina, ridotto dalla presenza della deriva.
Spin-out: evento che si verifica a volte planando, per cui la tavola si mette ad andare di traverso e sembra che la pinna sia rotta; dipende da una pinna sbagliata o da un’errata distribuzione delle spinte e dei pesi.
Strambata: manovra che consente di cambiare bordo passando con la poppa controvento (si usa scendendo con il vento nelle andature di lasco e poppa).
Traverso: andatura nella quale si viaggia più o meno a 90° rispetto alla direzione del vento, normalmente la più performante nel windsurf.
Virata: manovra che permette di cambiare bordo passando con la prua controvento (e si usa normalmente risalendo il vento per non “perdere acqua”).
Wave: onda in inglese, si dice anche della specialità nella quale si surfano le onde (waveriding) o si saltano (wave jumping).