Princess Yachts, società attiva nella produzione di imbarcazioni e parte integrante del Louis Vuitton Moet Hennessey Group, ha annunciato l’ingresso formale in India: l’intento è quello di realizzare cinque nuove navi di lusso nella nazione asiatica nel corso del prossimo anno. Il costo in rupie varierà ovviamente a seconda delle dimensioni effettive dei mezzi in questione. Come è stato annunciato dalla stessa società, inoltre, la vendita potrebbe anche riguardare soltanto cinque yacht nel giro di dodici mesi complessivi, segno che bisognerà ancora approfondire i dettagli di questo piano così ambizioso. Il manager delle vendite, Bill Barrow, ha invece fatto sapere che molto importante sarà soprattutto la collaborazione con un’altra compagnia, Navnit, celebre per i suoi motori nautici, una unione che dovrebbe consentire di intensificare sin da subito le cessioni.
La stessa Princess, la quale ha sede nel Regno Unito e che è stata formalmente acquisita da Lvmh nel 2008, sta progettando anche un’altra interessante imbarcazione, ovvero uno yacht sempre dalle linee lussuose ma di dimensioni minori rispetto ai cinque di cui si stava parlando in precedenza. In questo modo, infatti, si avrà la possibilità di attirare un numero maggiore di acquirenti, in particolare coloro che si rivolgono a prezzi più accessibili e a località geografiche differenti. Barrow, comunque, non ha voluto rilasciare nessun commento quando gli è stato chiesto se questa decisione di entrare trionfalmente in India rappresenta una strategia mirata, dato che il mercato europeo e quello statunitense sono attualmente caratterizzati da un deciso rallentamento.
In effetti, l’Asia rappresenta un approdo fondamentale in questo senso, tanto che la presenza in Cina, soltanto per fare un esempio, risulta essere in costante crescita. La compagnia può vantare la vendita dei propri prodotti in ben sessantacinque paesi diversi. La domanda per le vetture di lusso sembra essere ancora costante e forte, nonostante la situazione economica che si sta vivendo possa far pensare al contrario.