America’s Cup cancella le regate a New York

di Redazione 263 views0

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Con un colpo di spugna, l’America’s Cup World Series mette fine al lungo travaglio di regate promesse e poi annullate, lasciandosi dietro una scia di polemiche iniziate con la cancellazione della trappa in programma a Venezia e a sorpresa anche gli ultimi due appuntamenti negli Stati Uniti. Confermata invece l’America’s Cup Napoli (in programma dal 16 al 21 aprile) che rimane a questo punto rimane l’ultimo atto di un tour che ha scontentato soprattutto Luna Rossa, che in vano ha tentato ricorso alla Giuria Internazionale per protestare contro l’annullamento dell’America’s Cup Venezia.

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Troppi sono gli interessi in ballo (anche economici) per concedere all’appassionato pubblico della Coppa America di Vela ancora due regate che l’agenda dell’America’s Cup Event Authority – ACEA aveva abbozzato senza fissare date precise e individuare le location delle regate. Sarebbe costato troppo, anche in termini di tempo, al titanico Oracle Team Usa sbarcare in Europa e tornare negli Stati Uniti (a New York?). Quella che infatti sembra una propaggine decisionale e strategica del Defender appare interessata molto di più ai solfi e ai diritti di immagine che agli intenti per cui era nata, ovvero portare l’America’s Cup in giro per il mondo, dare l’opportunità ai team di prendere dimestichezza con gli AC45 prima e gli AC72 poi.

Eppure nel 2011 si era partiti bene, con le AC World Series di Cascais e Plymouth e San Diego, e a proseguire nel 2012 con Napoli, Venezia e Newport. Sembrava che l’ermetico heritage di 160 di storia di America’s Cup avesse aperto una finestra sul mondo, coinvolgendo realtà emergenti e blasoni della vela. Invece strada facendo gli appuntamenti del campionato dei challenger si è ridotto a un manipolo di milionari, di troppe regate a San Francisco (quartier generale di oracle e Artemis Racing), di team ritirati (Aleph, China, Green Comm ed Energy) di cancellazione di date non proprio in trasparenza. La rottura dell’ala rigida al catamarano di James Spithill dev’essere costata molto di più dei milioni di dollari che ci sono voluti per costruire una nuova wingsail. In termini di tempo Oracle Team Usa ha perso molto del terreno guadagnato nei confronti dei Defender e questo avrà influito – più o meno indirettamente – sui piani dell’America’s Cup Event Authority – ACEA.

Photo Credits | © Getty Images

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