Sul Pacifico in barca a remi, il diario di bordo di Alex Bellini dopo 52 giorni di mare

di Redazione 381 views0

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Aggiornamento sull’impresa di Alex Bellini, il rematore solitario che sta attraversando l’Oceano Pacifico a bordo di “Rosa di Atacama II”, una barca a remi. Bellini è al giorno 52 di navigazione, e quasi quotidianamente affida al proprio diario, pubblicato sul suo sito internet, i racconti e le impressioni della sua impresa in pieno svolgimento. Queste le sue parole.

“Che spettacolo ragazzi! 3 giorni super belli con un mare piatto che sembrava una pista di pattinaggio. Il vento e´ stato così debole che non riusciva neanche ad increspare il mare. Sapete quando è così liscio che sembra della consistenza dell´olio? Veramente un piacere remare. Così piatto che ha permesso al mio sguardo di raggiungere orizzonti lontanissimi, così lontani che in un paio di volte ho avuto paura che si perdesse la strada del ritorno!! Semplice perché non occorre tanta tecnica o particolare attenzione remare quand´è così. I colpi in acqua, ben calibrati, si susseguono uno dopo l´altro con ritmo preciso e costante, uno copia dell´altro, tanto che si può tranquillamente scollegare il cervello la mattina ed andare avanti come un´automa fino a sera.

Ma, c´è un ma, c´è sempre un ma! L´assenza di onde porta come unico inconveniente che tutto il peso della barca devo spostarlo tutto a braccia, facendomi faticare un po´ di più. Anche una piccola onda, invece, mi da quella giusta spinta in avanti che mi alleggerisce ogni remata. Ma come dite bene voi “non puoi mica avere la botte piena e la moglie ubriaca!”. Comunque sia ci si lamenta sempre, eh!? Da qualche giorno non ascolto più musica. Come già successo in Atlantico, mi sono staccato da quel cordone ombelicale che mi teneva in vita, riscoprendo il piacere del silenzio e la compagnia del mare. Senza più musica ora i pensieri sono più liberi e volano a destra e sinistra, senza logica, come uccelli.

A proposito di uccelli, oggi ho assistito ad una scena ridicolissima: un gruppo di uccelli (tutti bianchi, media grandezza, simili a rondini) litigavano, a mezz´aria, per contendersi dei pesci che probabilmente nuotavano in banco sotto di loro. Ma è mai possibile? Come se di pesce in tutto il Pacifico non ce ne fosse stato per tutti? Un po´ come gli esseri umani che litigano per una donna quando al mondo ce ne sono almeno 3 miliardi!! E´ una battuta, ragazzi! Non prendetemi sul serio…

Ieri sera, prima di cena, prima che venisse buio, ho fatto un bellissimo bagno rigenerante e con le meduse non ho avuto nessun problema! La cosa difficile da credere è che stasera mentre mangiavo ho appoggiato per un secondo il pentolino sul piano della barca per aggiungere alla pasta un po´ d´olio e riprendendolo in mano è rimasta attaccata al fondo del pentolino una piccola medusa, come una bolla blu e trasparente (che un giorno fotografererò) che mi è poi caduta su un ginocchio! Ancora adesso, dopo 2 ore, mi brucia parecchio. Questo genere di cose ti porta a chiederti cosa sia davvero più rischio di pericolo: la cena o un bagno in mezzo al Pacifico? Quando si dice la sfiga…”

L’ultima posizione rilevata per Bellini è 10°52′30.00” S e 103°42′52.00” W. E’ comunque possibile controllare dove si trova la “Rosa di Atacama II” in qualsiasi momento tramite il sito di Alex cliccando QUI.

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