Pochi minuti fa è arrivata la conferma ufficiale: Vittorio Malingri non può utilizzare il telefono satellitare, ma è riuscito a mettersi in contatto tramite il VHF, la radio portatile di bordo, con una nave che lo ha incrociato e a comunicare con l’equipaggio per mandare, sia pur indirettamente, un messaggio a casa. Questa è la comunicazione che tutto lo staff di Vittorio ha ricevuto pochi minuti fa da Gero Malingri, cugino di Vittorio e responsabile operativo della sfida: “Cari tutti, ho appena ricevuto una telefonata dal comandante Elmer Mohica della Sea Jim, vascello in navigazione nella stessa area dove si trova Vittorio. Il comandante mi ha riferito che Vittorio lo ha chiamato sul VHF chiedendogli di contattare la famiglia per dire che sta bene ma che non può telefonare. Il capitano me lo ha descritto di buon umore e preoccupato a sua volta per eventuali nostri timori”.
Per i non addetti ai lavori specifichiamo che il VHF è una radio a portata limitata che utilizza determinate frequenze in FM. In pratica le antenne di chi parla e di chi riceve devono “vedersi”. Generalmente la portata di questa tipologia di apparecchiatura non supera le 50 miglia. Dunque Vittorio Malingri è riuscito a dare notizie di se, sia pure indirettamente e a confermare quelle osservazioni squisitamente tecniche, legate alla lettura del tracciato Argos – il sistema di rilevamento satellitare – che per cinque giorni hanno rappresentato l’unico collegamento con il navigatore solitario milanese, impegnato nella sua estenuante sfida sulla rotta Dakar – Guadalupa (2.545 miglia).
Mancano al momento circa 800 miglia all’arrivo a Guadalupa e il tempo si mantiene stabile. Oggi per quanto riguarda il vento sarà la miglior giornata possibile di questa settimana sia in termini di intensità (15/18 nodi) che di direzione (Nord Est). Già da domani è prevista una prima diminuzione, mentra sabato 26 aprile il vento dovrebbe purtroppo scendere addirittura sotto i 10 nodi.
Malingri è ormai altre i due terzi dell’impresa, in quella che tecnicamente viene chiamata la fase dell’atterraggio, la più delicata senz’altro per tanti motivi, non ultimo proprio per il comportamento del vento che può “tradire” come purtroppo sta accadendo proprio in questo caso. Malingri si sta rendendo protagonista di una straordinaria mpresa in senso assoluto, una corsa in solitario nel corso della quale fino a quando le condizioni meteo glielo hanno consentito, ha viaggiato sulle stesse medie orarie dei due francesi Pierre-Yves Moreau e Benoit Lequin, i quali, con 11 giorni, 11 ore e 25 minuti, hanno fissato il primo tempo di riferimento navigando però in doppio. Al momento il suo arrivo a Guadalupa è previsto per martedì 29 aprile.