Nasce “AREA51” La maglia presentata in occasione del Progetto Teseo all’interno delle celebrazioni di “Torino Capitale Mondiale del Design”. AREA51 è il prodotto high performance SLAM, che sintetizza la ricerca delle fibre più idonee, l’utilizzo di finissaggi innovativi che sfruttano la nanotecnologia, nonché i numerosi test delle performance attraverso misurazioni scientifiche, realizzate in collaborazione con le Università di Milano e Torino.
L’evento sportivo più importante dell’ultimo quadriennio si avvicina. Gli atleti di tutto il mondo stanno vivendo ormai da mesi in funzione di Pechino 2008, che vedranno le discipline della vela impegnate nelle acque di Qingdao dal 9 al 21 agosto prossimo. SLAM, che affianca ormai da anni la Federazione Italiana Vela come fornitore ufficiale, ha concentrato le sue ricerche per fornire il massimo supporto agli atleti dal punto di vista dell’abbigliamento tecnico, date le condizioni climatiche assai difficili, previste con alta temperatura (25-38°), molta umidità e vento leggero.
Così come gli atleti si preparano da mesi e mesi in funzione di “Pechino”, così il reparto Ricerca & Sviluppo SLAM ha studiato per oltre un anno le soluzioni più idonee da far indossare agli atleti impegnati in regata. In particolar modo gli sviluppatori hanno lavorato in stretta collaborazione con il Politecnico di Milano e di Torino per studiare nuovi filati, nuovi tessuti, nuove soluzioni, che rispondano al meglio sia alle condizioni climatiche cinesi che alla biomeccanica dell’atleta in barca a vela.
Il settore Ricerca & Sviluppo SLAM in collaborazione con l’Università, e in particolare con il Politecnico di Milano, ha realizzato una vera e propria “body map” del velista per studiare al meglio la situazione in cui si troverà l’atleta, individuando le zone corporee in cui si riflettono i punti critici: fasce impegnate muscolarmente, zone soggette a maggiore sudorazione o che necessitano protezione da abrasioni e aree impegnate nel movimento.
Da qui la realizzazione di una speciale maglia “limited edition” realizzata con un’adeguata aderenza al corpo, che garantisca la massima libertà di movimento e creata con filati che proteggono dai raggi solari, che diminuiscono il senso di calore e di afa, con un’azione batteriostatica e anallergica. Una maglia dunque formata da più materiali dalle caratteristiche diverse, assemblati insieme con le migliori tecnologie odierne.
Una maglia con un’area traspirante realizzata in JL Respiro® e Polipropilene Dryarn®, con i punti antiabrasivi rinforzati da Cordura®, con le zone superiori del torace realizzate in Missouri-Carbon® (tessuto con azione termoregolante); le zone in cui si sviluppa maggior movimento realizzate con la tecnologia seamless-sinonimo di massima ergonomicità. Senza dimenticare in questo mix di tessuti la batteriostaticità garantita dal Silveraid® e la protezione dai raggi UV fornita dal Sensitive®. Nasce da SLAM “Area 51” la maglia del futuro.
Per sperimentare e comparare questo nuovo prodotto, SLAM ha fatto una serie di test presso il laboratorio LATT di Biella, ente che si occupa di ricerca e sviluppo di nuovi materiali e applicazioni per il settore tessile, in collaborazione con il Politecnico di Torino-Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica. Una vera e propria ricerca scientifica per valutare le prestazioni durante l’attività sportiva di una maglia SLAM confezionata con tessuti tecnici, che nei test svolti in camera climatica è stata paragonata ad un’altra della stessa fattura, ma in cotone.
I test preliminari effettuati su campioni di tessuti tecnici hanno permesso di registrare ottime performance dal punto di vista del comfort termofisiologico. Sono seguiti test che hanno messo alla prova il comfort dello stesso capo tecnico nelle condizioni ambientali calde e umide previste sul campo di regata di Qingdao.
I velisti intervenuti hanno svolto attività fisica sul cicloergometro posto all’interno della camera climatica, che misura il consumo metabolico, la frequenza cardiaca e la potenza sviluppata durante la pedalata, a cui è stata via via aumentata la resistenza.
Durante lo svolgimento di ogni singola performance sono state applicate otto sonde per il rilevamento della temperatura cutanea in altrettanti distretti cutanei (mano, fronte, scapola, torace, coscia, deltoide, polpaccio, gomito), mantenendo anche una fascia sul torace per rilevare la frequenza cardiaca. Il test si è svolto in quattro fasi: riposo iniziale (5 minuti), attività fisica sia aerobica che anaerobica (20-30 minuti), defaticamento (5 minuti) e riposo (20-30 minuti).
Al termine della fase di defaticamento è stata misurata con un’apposita sonda la quantità di vapore che traspira attraverso la maglietta in tre zone (schiena, scapola e deltoide). Dopo queste prove non invasive i ricercatori hanno messo in relazione la sensazione di comfort percepita dalla persona con alcuni parametri fisiologici, quali la temperatura media cutanea, la perdita di acqua transepidermica, il grado di idratazione, il pH e l’indice di eritema.
A completare il quadro dei parametri fisici del tessuto la resistenza termica, la resistenza al passaggio di vapore, l’indice di permeabilità, la permeabilità all’aria, la capacità di assorbimento di vapor acqueo. La combinazione dei dati fisiologici della pelle, le caratteristiche chimico fisiche del tessuto e i giudizi soggettivi del gruppo di velisti impegnati nei test, hanno consentito l’elaborazione di correlazioni specifiche per la valutazione del comfort con il trasferimento in un computer dei dati raccolti. Tutto questo per fornire agli atleti la massima tecnicità disponibile oggi nell’industria dei filati, che SLAM trasferisce con la sua esperienza ormai trentennale nei capi d’abbigliamento, per contribuire alla migliore performance dell’atleta.
Anche questi test effettuati da SLAM nell’ambito della vela per le squadre nazionali, saranno presentati dal laboratorio LATT al prossimo convegno internazionale AUTEX2008 che si svolgerà dal 24 al 26 giugno presso Città Studi a Biella.
Per quanto riguarda la valutazione soggettiva del comfort, in generale sia la sensazione termica che quella di umidità sono state valutate più favorevolmente indossando la maglietta hi-performance “Area 51” (vedi Allegato 2). Tutti i soggetti sottoposti a test, hanno dichiarato di sentirsi asciutti dopo 30 minuti dal termine dello svolgimento della prova indossando la maglia “Area 51”, mentre la sensazione di umidità va da “appiccicaticcio” a “bagnato” indossando la maglietta di confronto (in cotone) anche 30 minuti dopo il termine della prova.
(da federvela.it)