Altra giornata intensa di regata e sorprese a Qingdao, per la vela olimpica. Nel giorno dell’amaro verdetto della Giuria che ha confermato il 4° posto finale dei fratelli Pietro e Gianfranco Sibello nella classe 49er, tutto il team azzurro si è stretto intorno ai due atleti alassini e all’allenatore Luca De Pedrini. “Siamo ancora increduli e scioccati dal modo in cui abbiamo perso una medaglia che sentivamo già nostra – ha detto Pietro Sibello – Le regole sono regole e vanno rispettate. Per quanto ci riguarda non abbiamo alcun rimpianto, sentiamo di aver fatto tutto il possibile in questa Olimpiade, di aver dato il massimo. Crediamo che sia giusto che la FIV e il CONI adottino tutti i provvedimenti necessari a tutelare le regole e noi atleti, anche se non ci aspettiamo miracoli. Adesso siamo stanchi e delusi, non pensiamo al futuro. Ma di certo non ci arrendiamo”.
In mare proseguono le regate con buone notizie e altri tre equipaggi azzurri in lotta per il podio. Alessandra Sensini è prima nel windsurf, Diego Romero è 5° nel Laser, Francesco Marcolini e Edoardo Bianchi sono 5° nel Tornado. Vediamo il dettaglio.
La capitana azzurra ha continuato la sua marcia trionfale, sfruttando anche oggi le buone condizioni del vento, superiore ai 16 nodi nella prima regata (conclusa al 2° posto, infliggendo ritardi in classifica alle rivali più insidiose), e difendendosi nella seconda prova con vento sui 9 nodi (un 5° posto davanti all’australiana e alla cinese, e subito dietro alla spagnola). Dopo 9 prove totali di qualifica, e con una sola da disputare (è in programma domani, giorno di riposo per le tavole, a completamento della classifica con cui si andrà alla Medal Race di mercoledi 20), la Sensini è prima in classifica con 30 punti, davanti alla cinese Yin Jian con 32 e alla spagnola Marina Alabau con 37. Delicata la prova di domani, con previsioni di vento tornato debole: Alessandra ha sempre una squalifica che la priva del possibile scarto e non puo’ sbagliare nulla, per presentarsi alla Medal Race con un punteggio confortante.
L’italo-argentino Diego Romero (Circolo Nautico Sturla) ha completato l’opera avviata sin dal primo giorno di queste Olimpiadi: da perfetto outsider si è installato ai primi posti della classifica del singolo Laser e ci è rimasto fino alla fine delle qualifiche. Domani, in una Medal Race che promette altre emozioni azzurre dopo quella di ieri dei Sibello, Diego partirà dal 5° posto, con 69 punti. Davanti a lui ci sono l’inglese Goodison imprendibile al 1° posto (45 punti), lo svedese Myrgren secondo a 63 punti (solo 6 meglio dell’azzurro), quindi terzo il portoghese Lima a 65 (4 punti meglio dell’azzurro), e quarto lo sloveno Zbogar che è stato medaglia di bronzo ad Atene 2004, a 67 punti.
Diego Romero (6-3-5-36-10-15-11-9-10 i suoi piazzamenti regolari in un campo di regata difficilissimo) ha anche 10 punti di vantaggio dal 6°. La sua Medal Race sarà senza nulla da perdere, tutta d’attacco: per conquistare una medaglia deve superare due dei concorrenti che lo precedono. Impresa alla sua portata: anche perché arrivato a questa finale forse inaspettata (tra l’altro con 15 punti di vantaggio sul tradizionale rivale argentino Julio Alsogaray, vice campione del mondo in carica) può essere il più tranquillo dal punto di vista psicologico. Forza Diego, provaci.
Nel Laser Radial, la monfalconese Larissa Nevierov (Aeronautica Militare) oggi si è arresa, con due brutti piazzamenti (20-21) ha definitivamente rinunciato al tentativo di conquistare un posto nella Medal Race, chiudendo con un 19° posto un po’ malinconico la sua terza Olimpiade. Domani la Medal Race della classe Laser Radial propone un bel duello per le medaglie, con la statunitense Anna Tunnicliffe (33 punti)l la lituana Gintare Volungeviciute (40) e la cinese Xu Lijia che avrà dalla sua migliaia di tifosi (44 punti).
I genovesi Francesco Marcolini e Edoardo Bianchi (Yacht Club Italiano) nel catamarano Tornado sono stati positivi anche oggi con un 4° e un 6° posto che li lanciano in classifica al 5°, a pari punti (33) con il 4° e a una sola lunghezza dal terzo posto, occupato dai greci Paschalidis-Trigonis (32). In testa duello stellare tra gli iberici Echevarri-Paz e gli australiani Bundock-Forbes (appaiati a 20 punti). Ci sono ancora tre prove di qualifica prima della Medal Race in programma giovedi 21.
I liguri Diego Negri e Luigi Viale (Fiamme Gialle) nella classe Star sono al 10° posto in generale con un 11-7-7 nelle tre prove di giornata. A tre regate dalla fine delle qualifiche l’ingresso a Medal Race è uno degli obiettivi principali degli azzurri, che da vice campioni del mondo in carica potevano forse ambire a qualcosa di più. In testa gli svedesi loof-Ekstroem (23 punti), davanti agli inglesi Percy-Simpson (23) e ai francesi Rohart-Rambeau (32). Poi un gruppo con punteggio ravvicinato fino all’8° posto dei brasiliani Scheidt-Prada (38 punti). Gli italiani con 52 punti per sperare in una Medal Race nella quale attaccare, devono prima piazzare qualche colpo di manche nelle tre qualifiche ancora da correre.
Belle le due Medal Race dei 470 maschili e femminili, corse con un bel vento di 10 nodi e onda formata (condizioni che hanno aumentato ulteriormente il rimpianto per quello che avrebbe potuto essere la Medal Race “corretta” della classe 49er). Tra le ragazze, facile finale di controllo per le australiane Reichichi-Parkinson che conquistano l’oro, davanti alle olandesi De Koning-Berkhout e alle brasiliane Oliveira-Swan (vittoriose nella medal Race). Quarto posto per le israeliane Kornecki-Bouskila e 5° posto finale all’Olimpiade per Giulia Conti e Giovanna Micol (terze nella Medal Race, ma precedute proprio dalle due rivali da superare per sperare nel podio.
Giulia e Giovanna (marina Militare) rimpiangono i punti persi nelle due giornate centrali delle qualifiche. “Il 5° posto all’Olimpiade non è da buttare – commenta la timoniera Giulia Conti al termine della Medal Race – ma resta la consapevolezza che avremmo potuto fare di più. Questo campo si è rivelato più insidioso di quanto pensassimo, e noi abbiamo anche avuto una buona dose di sfortuna. In questo momento la rabbia e la voglia di rivincita prevalgono su altri sentimenti: io quel podio lo voglio”.
Tra gli uomini, Gabrio Zandonà e Andrea Trani (Marina Militare) mandano in archivio la loro seconda Olimpiade con un 6° posto in generale. La Medal Race conclusa al 5° non cambia la classifica. Anche per loro – partiti con più che legittime ambizioni di lotta per il podio – una buona dose di rimpianti, tutti i brutti piazzamenti nelle giornate centrali della serie, che hanno vanificato il buon inizio e reso vano l’altrettanto buon finale. Come sempre ai Giochi la regolarità è premiata, e la medaglia d’oro va agli australiani Wilmot-Page che non hanno vinto mai una qualifica, limitandosi a trionfare proprio nella Medal Race, in una sorta di passerella. Argento per gli inglesi Rogers-Glanfield (stessa medaglia di Atene 2004) e bronzo per i francesi Charbonnier-Bausset, che compiono il sorpasso-capolavoro nella Medal Race ai danni degli olandesi Coster.
Domani, martedì 19 agosto, le due Medal Race delle classi Laser (con Diego Romero 5°) e Laser Radial, più il seguente programma:
• Campo A – Dalle ore 13:00, Medal Race per Laser ( Diego Romero, 5°) e Laser Radial (senza azzurri)
• Campo B – Dalle ore 11:00, 1 regata per i windsurf RS:X maschili e femminili (con Alessandra Sensini, 1°, e Fabian Heidegger, 18°)
• Campo C – Dalle ore 13:00, 2 prove Tornado (Francesco Marcolini e Edoardo Bianchi, 5°) e Star (Diego Negri e Luigi Viale, 10°)
Nell’ALLEGATO il riepilogo della situazione delle classi (regate fatte e da fare) e degli italiani e le date delle Medal Race.
(da federvela.it)