Era un cielo grigio quello che gravava sull’isola di Lanzarote questa mattina, carico di pioggia e di tensione. La pioggia è poi arrivata a bagnare i regatanti e la tensione si è dissolta solo quando le otto imbarcazioni hanno ricevuto il segnale di start da parte del Comitato, con un forte ritardo rispetto a quanto programmato perché sul campo di regata Bravo la brezza era davvero troppo leggera. Ma, una volta partiti, con un vento intorno agli otto nodi, tutti i velisti imbarcati sui GP42, è certo, non hanno pensato ad altro che a dare il loro meglio perché la posta in palio era alta.
Sul consueto percorso a bastone di 1,7 miglia di lunghezza e con un vento da 20°, si è combattuto per la leadership del circuito e la vittoria nel Trofeo Cesar Manrique 2008. Benchè lo scafo verde di Desafio guidato da Laureano Wizner con il suo fido tattico Santi Lopez-Vazquez, avesse un margine più che confortante alla vigilia dell’ultima e decisiva giornata di gara , lo sport insegna che nulla si può mai dare per scontato. E così gli spagnoli sono scesi in acqua attenti soprattutto al loro più diretti inseguitori di Airis, lo scafo grigio dell’armatore milanese Roberto Monti disegnato da Umberto Felci e portato da un gruppo compatto,il timoniere Sandro Montefusco in primis e per questa ultima tappa anche il tattico kiwi Cameron Appleton.
La regata in effetti si è tradotta in una lotta all’ultimo bordo proprio fra Desafio, Airis e Roma, che si è poi aggiudicato la manche di chiusura della stagione. Attardato oggi, invece l’altro forte pretendente alla “medaglia d’argento”, il team svizzero di Near Miss con velisti del calibro di Bertrand Pacé, Hamish Pepper e Tom Schanckenberg, che ha forse patito proprio un calo di pressione agonistica sul finale ed è giunto solo sesto sul traguardo. Bene invece i giovani velisti locali di Canarias Puerto Calero, che con il quarto di oggi si sono presi una rivincita e chiudono anche il circuito in quinta posizione, un risultato di tutto rispetto se si considera che la barca non è dell’ultima generazione.
Da segnalare anche che per l’ultima prova del calendario stagionale è riuscito a prendere parte anche lo sfortunato equipaggio di Bodegas Luis Alegre-Basquexperience che il primo giorno aveva dovuto abbandonare per un serio problema tecnico al timone. Con la prova odierna, quindi, il circuito internazionale QUEBRAMAR GP42 Cup 2008 è giunto a conclusione: sei appuntamenti sempre caratterizzati da una forte tensione agonistica, segnati dalla presenza di forti velisti, da condizioni di regata le più svariate che hanno permesso di mettere in luce l’abilità di diversi team. Una grande soddisfazione deriva anche dal fatto di vedere sul podio tre equipaggi di tre nazionalità diverse (Spagna, Italia e Svizzera), con imbarcazioni progettate da diversi studi di livello mondiale (Botin, Felci e Farr), a conferma di una vera e propria internazionalità del circuito.
Quello che ha pagato è stata soprattutto la continuità, dimostrata da Desafio, che ha costruito la sua vittoria nelle prime battute della stagione; la bella voglia di vincere del gruppo tutto italiano di Airis, sempre protagonista e vincitore di due tappe, e la determinazione dello scafo grigio condotto da Bertrand Pacé per l’armatore ginevrino Franck Noel.
Laureano Wizner – timoniere di Desafio: “Quest’anno il circuito è styato più lungo rispetto al passato, a noi piace che ci siano sei eventi per dimostrare chi sia il migliore nel computo finale. Sicuramente il livello era più alto che l’anno scorso, e tutte le barche sono cresciute in quanto a prestazzioni, per non parlare degli scafi nuovi. Abbiamo avuto fortuna e siamo stati capaci di rimanere concentrati fin dall’inizio. Il nostro peggior risultato è stato quello di Valencia, dove avevamo problemi di messa a punto, però siamo riusciti a capire cosa non andasse, correggere il problema e vincere la regata successiva, ossia la Copa del Rey. Una delle più importanti per noi, perché si volge in Spagna ed è venuta insieme alla vittoria nei TP, una grande felicità per il nostro sponsor. Il nostro obiettivo era mantenere un buon vantaggio nella classifica overall, come i 14 punti che avevamo, e poi di vincere il Trofeo Cesar Manrique. Il primo obiettivo lo abbiamo raggiunto e il secondo senza dubbio è giusto che lo abbia ottenuto Airis. Hanno navigato davvero bene, non hanno commesso errori o meno che gli altri, ed è giusto che siano i vincitori. Vince chi se lo merita e in questo caso sono stati loro. Noi siamo più competitivi con poco vento rispetto alle barche nuove, o forse siamo riusciti a trovare una migliore messa a punto. Con più di 14 nodi abbiamo sempre avuto qualche problema, come è successo a Valencia. Tuttavia, lavorando e affinando alla Copa del Rey, dove abbiamo avuto tre regate con oltre 16 nodi, siamo sempre arrivati nel terzetto di testa. Nonostante i progetti nuovi siano leggermente migliori che i “botins” la lotta è stata forte e interessante.”
Sandro Montefusco – timoniere di Airis: “Sia il Trofeo César Manrique che la QUEBRAMAR GP42 Cup sono andate bene per Airis. Siamo soddisfatti del nostro risultato. E’ stata una regata difficile per le condizioni di vento irregolare, però Cameron Appleton ha seguito una tattica abbastanza conservativa e, anche se non abbiamo vinto nemmeno una prova, siamo riusciti a rimanere in testa alla classifica. Qui a Puerto Calero la velocità della barca era indubbiamente importante, ma con queste condizioni di vento instabile fondamentale era la tattica. Siamo felici anche del nostro secondo posto assoluto nella QUEBRAMAR GP42 Cup perché prima di questo ultimo evento eravamo alle spalle di Near Miss e sapevamo che raggiungere gli spagnoli sarebbe stata un’impresa ardua, con il vantaggio che avevano. Potevamo batterli solo se avessero fatto dei errori incredibili. In generale, è stata un’ottima stagione per il nostro team.”
Hamish Pepper – Tattico di Near Miss: “Insomma, credo che il nome della barca parli per noi, Near Miss (traducibile in lingua italiana come quasi centro). Oggi abbiamo davvero buttato via una chance, siamo partiti in anticipo e diventa difficile poter vincere una regata così. Un po’ di vergogna finire la stagione in questo modo, abbiamo preparato male la partenza e c’era anche corrente. Un minuto prima dello start eravano in una posizione ottima poi abbiamo commesso un errore. E’ la prima volta che ho navigato su un GP42 e credo siano grandi, piccole barche, sarebbe positivo se la flotta fosse un po’ più nuemrosa ma è davvero divertente. Sono barche velocissime con velisti al top.”
CLASSIFICA TROFEO CESAR MANRIQUE DOPO SETTE PROVE
1 – Airis
2 – Near Miss
3 – Desafio
4 – Roma GP42.2
5 – Canarias Puerto Calero
6 – Madrid
7 – Caser-Quum
8 – Bodegas Luis Alegre