Le medaglie, si sa, hanno due facce. Quella coniata da Damiani Italia Challenge per celebrare la disputa del match contro Alinghi, seconda sfida del secondo turno delle Louis Vuitton Pacific Series, riporta sul dritto due ottime partenze e sul rovescio un errore costato la sconfitta.
Due partenze perché la prima, vinta dal team italiano, è stata annullata dal Comitato di Regata, colpevole di aver segnalato erroneamente lo start anticipato degli uomini di Vasco Vascotto. Una chiamata sbagliata rapidamente archiviata da Damiani Italia Challenge, capace di fare altrettanto bene in occasione del secondo start.
Messo dietro il defender, l’equipaggio italiano ha gestito la situazione con una certa tranquillità sino a tre quarti della prima bolina quando, nel tentativo di difendere la destra, ha commesso un’infrazione regolamentare (la manovra incriminata, in gergo tecnico, si chiama Slam Dunk) sanzionata dagli umpire con una penalità da eseguire immediatamente.
Ripulita la “fedina penale”, gli uomini di Vasco Vascotto e Francesco Bruni si sono messi all’inseguimento di Alinghi, ormai lanciato verso la vittoria.
Nonostante la sconfitta, al rientro in banchina il morale del team è apparso buono, perché, come ha detto Vasco Vascotto: “Per l’ennesima volta abbiamo dimostrato che possiamo giocarcela con tutti. Abbiamo fatto una buona partenza e non abbiamo avuto nemmeno troppa fortuna una volta entrati in gara: siamo andati a destra nel momento in cui l’oscillazione del vento ha toccato il massimo sinistro e all’incrocio ci siamo ritrovati prua contro prua”.
In merito all’errore, lo skipper triestino ha dichiarato: “Abbiamo cercato di fare i superuomini quando in realtà siamo dei velisti, bravi ma normali. In quel frangente ci siamo scordati di fare le cose semplici, di parlare la lingua che conosciamo. Questa è la critica che dobbiamo farci oggi. L’importante è aver capito l’errore, metabolizzarlo e guardare con fiducia ai prossimi impegni”.
Round Robin 2 – Gold Fleet
Alinghi batte Damiani Italia Challenge
BMW Oracle Racing batte Team Origin
Emirates Team New Zealand batte Luna Rossa
Classifica: Alinghi 2 pt; BMW Oracle Racing*, Emirates Team New Zealand 1 pt; Damiani Italia Challenge, Luna Rossa 0 pt; Team Origin** -0,5 pt
* penalizzato di 1 pt
** penalizzato di 0,5 pt
Round Robin 1
Classifica finale: Emirates Team New Zealand pt. 4; BMW Oracle Racing pt.3; Damiani Italia Challenge, Pataugas K-Challenge pt. 2; China Team pt. 0.
L’equipaggio di Damiani Italia Challenge era composto da: Matteo Auguadro (prodiere), Corrado Rossignoli (aiuto prodiere), Luca Albarelli (albero), Cristian Griggio (drizze), Francesco Scalicci (grinder), Massimo Galli (grinder), Stefano Rizzi (trimmer), Daniele De Luca (trimmer), Nicola Pilastro (grinder randa), Alberto Bolzan (traveller), Michele Paoletti (randista), Piero Romeo (grinder volanti), Michele Cannoni (volanti), Gabriele Bruni (volanti) Massimo Bortoletto (navigatore), Francesco Bruni (timoniere) e Vasco Vascotto (tattico/stretega).